Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Venicemara­thon, festa per 13 mila Cherono-bis, l’Italia punta su Faniel

Domani la classica corsa da Stra a Riva Sette Martiri. Record di iscritti tra 42 e 10 km, tra musica, lotta alla violenza e solidariet­à

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VENEZIA Lo scorso anno trionfò in 2h27’41”, stabilendo il suo primato (e quarto tempo all-time a Venezia) e confermand­o di poter essere valida anche sulla maratona, dopo aver vinto un paio di medaglie mondiali nel cross e nei 5000 tra il 2006 e il 2007. Domani Priscah Jepleting Cherono, 37enne keniana, cercherà di fare il bis alla Huawei Venicemara­thon, che si disputa sul consueto percorso da Stra a Riva Sette Martiri, con partenza alle 9.40 (diretta su RaiSport): un backto-back riuscito solo alla connaziona­le Lenah Cheruiyot nel 2006-2007. Cherono dovrà vedersela soprattutt­o con le giovani etiopi Sule Utura Gedo, 27 anni (2h34’08” di personale), e Chaltu Chimdesa Kumsa, 22 anni (2h30’28”), mentre a difendere i colori europei ci sarà Nikolina Sustic, 30enne croata, che sulla maratona ha corso in 2h46’01”, ma ha vinto le ultime tre 100 km del Passatore.

Se tra le donne sarà difficile vedere l’azzurro nelle primissime posizioni (la migliore è Maurizia Cunico, che lo scorso anno fu comunque quinta in 2h47’54”), tante attese ci sono per Eyob Faniel, 24enne eritreo di nascita, ma naturalizz­ato italiano e veneto di adozione. Faniel, che vive nel Vicentino, corre per il Venicemara­thon Club ed è allenato dall’ex campione padovano Ruggero Pertile, doveva esordire a Venezia già lo scorso anno, ma un infortunio lo fece dirottare su Firenze, dove fu terzo in 2h15’39”. «Qui a Venezia può correre più forte ma per scaramanzi­a non diciamo quanto», dice Stefano Fornasier, vicepresid­ente della Venicemara­thon, che ha curato il cast dei top runner con l’ex maratoneta azzurro Migidio Bourifa. Per la vittoria però i favoriti dovrebbero essere l’etiope Abdullah Dawud Shami, che in carriera ha corso addirittur­a due volte sotto le 2h06’, ma cinque anni fa, o il keniano Kipkemei Mutai (2h09’29”). In gara anche uno spagnolo, Alberto Garcia Perez, classe 1991.

La maratona di domani sarà però non solo la gara tecnica, ma le migliaia di storie in corsa: sui 42,195 km sono infatti iscritti quasi 8 mila atleti provenient­i da 77 nazioni, a cui vanno aggiunti i 5700 (sold out da giorni) della 10K Garmin, gara aggiunta tre anni fa percorre l’ultimo tratto, che peraltro è il più suggestivo, dal parco di San Giuliano a Mestre fino all’arrivo, con i 14 ponti (tra cui quello di 166 metri sul Canal Grande) e il passaggio per piazza San Marco. Tra le tante iniziative, ci sarà una serie di gruppi musicali lungo il percorso e un dj-set di Rds al 30esimo km, dove uno degli sponsor, Salvelox, ha allestito un pit-stop anti-vesciche.

La corsa lancerà un messaggio contro la violenza sulle donne, che è stato ricordato ieri mattina all’apertura dell’Exposport Venicemara­thon Village a San Giuliano, fiera con decine di espositori che è il cuore pulsante dell’evento. Oggi alle 10 proprio all’interno del parco ci sarà la terza e ultima Family Run (dopo quelle di San Donà e Dolo), con 4 mila bambini e ragazzi con le famiglie su un percorso di 4 km, mentre nella tensostrut­tura Alex Zanardi presenterà il suo progetto «Obiettivo 3» alle 12.30. La solidariet­à è uno dei cardini di Venicemara­thon: ci sono 23 onlus che raccolgono fondi e che, a ieri, sono arrivate a quota 66 mila euro. Per la Città della speranza si sono schierati i carabinier­i della Legione Veneto, che saranno in gara in un centinaio tra 42 e 10 km, guidati dal comandante­maratoneta Giuseppe La Gala.

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Maratona Domani da Stra a Venezia l’edizione numero 32 della Venice Marathon

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