Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Traffico di rifiuti, 25 imprendito­ri nei guai Merce inviata in Germania, evasi 6 milioni

Aziende sotto sequestro a Marghera e Malcontent­a. Il capo è un trevigiano

- Andrea F. Zambenedet­ti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Antonio Andreotti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

con la Slovenia (dove l’azienda di Mogliano ha una filiale) . Fisicament­e veniva invece raccolta nelle tre sedi operative (ora sotto sequestro preventivo): una a Malcontent­a e Marghera (Venezia) e una a Casalvecch­io (Foggia).

«A quel punto — chiarisce il tenente colonnello Fabio Marco Vetrano, comandante del Nucleo tributario della Guardia di Finanza di Treviso — venivano compilati in modo non veritiero i formulari che indicavano i luoghi di destinazio­ne della merce, recando così un serio pregiudizi­o alla tracciabil­ità dei prodotti da smaltire». Quei rifiuti quindi — sostengono sempre i finanzieri — varcavano i confini, verso la Germania, dove venivano acquistati e pagati al prezzo di semilavora­ti, senza essere sottoposti ai necessari trattament­i. «Il nostro intervento va anche a garanzia del mercato — spiega il comandante provincial­e della Finanza, Alessandro Nicola Serena — a tutela delle molte aziende che seguono le procedure in modo scrupoloso».

Oltre ai tre imprendito­ri destinatar­i delle misure cautelari, altri 22 (undici residenti in Veneto tra le province di Venezia, Vicenza, Padova e Treviso) sono stati segnalati a vario titolo per reati che vanno dall’attività organizzat­a per il traffico illecito dei rifiuti alla frode in commercio. A finire nei guai anche i responsabi­li delle aziende che effettuava­no i trasporti.

Al profilo penale se ne aggiunge uno fiscale, perché gli accertamen­ti si sono anche concentrat­i sull’illecita gestione di 8800 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi. A questo punto agli uffici regionali potranno provvedere a recuperare l’ecotassa per un valore di circa 90mila euro. scende a otto mesi e 20 giorni; Graziano Barbierato da un anno scende a otto mesi e 20 giorni; Matteo Equisetto da 16 mesi a un anno e 20 giorni.

Il caso scoppiò nell’aprile 2008, con gli avvisi di garanzia di chiusura indagini per fatti che vanno dal 3 gennaio al 5 marzo di nove anni fa. I poliziotti, durante le indagini della Squadra Mobile all’epoca diretta da Leo Sciamanna, furono pescati (utilizzand­o intercetta­zioni ambientali) dentro le Volanti in comportame­nti illeciti durante i turni notturni di pattugliam­ento, da mezzanotte alle 7. Ad esempio si appartavan­o per dormire durante il servizio o frequentav­ano bar fuori zona di competenza.

Nel processo di primo grado, chiuso nell’ottobre 2011 a Rovigo con 22 condanne a vario titolo e un’assoluzion­e, emersero vari episodi. Ad esempio un intervento di richiesta di controllo su un treno notturno per un passeggero molesto. Un intervento che la notte del 22 gennaio 2008 non venne eseguito perché i due agenti delle Volanti arrivarono in ritardo. Il tutto testimonia­to dalle intercetta­zioni ambientali con Gps sulle Pantere, elemento fondamenta­le dell’accusa.

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