Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La maggioranza perde pezzi, lascia Sinistra Italiana
Chaibi: «L’amministrazione spinge sempre più a destra». Dal prossimo consiglio Si in minoranza
L’accusa Non c’è stato il cambiamento promesso a tutti i cittadini
TREVISO La rottura (inevitabile, per chi ha assistito ad anni di diatribe) è alle porte, i due consiglieri di Sinistra Italiana, ex Sel, usciranno dalla maggioranza a giorni, a pochi mesi dalla scadenza del mandato. «Prima del prossimo consiglio comunale», annuncia Said Chaibi. Pesano soprattutto le ultime vicende amministrative: la solidarietà espressa alla Lega Nord dopo il blitz del centro sociale Django, la destinazione dei proventi della vendita delle azioni Save, la mancata attenzione ai quartieri e il rifacimento dello stadio di rugby di Monigo.
«Capisco che ci sono rapporti da tenere, ma non ci è stata data la possibilità di decidere come usare quei soldi, l’amministrazione spinge sempre più a destra», spiega. La sinistra trevigiana, nel gruppo che si è già costituito lista civica col nome provvisorio di Coalizione Civica, lancia «Alleanza Popolare per la democrazia e l’uguaglianza», il percorso avviato al Brancaccio che mira a riunire le forze esterne al Pd: una forza «civica e di sinistra» a livello nazionale con declinazioni locali e, a Treviso, si mette alla prova con un incontro sabato.
«Il cambiamento per il quale avevamo ottenuto i consensi non è stato costruito – continua Chaibi -. Alle prossime amministrative saremo con chi vuole rimettere in discussione i temi che riguardano la città». La nuova civica correrà alle comunali contro il sindaco Giovanni Manildo. Il documento di intenti firmato da una ventina di esponenti di sinistra e civici un mese fa ha raccolto altre adesioni e cerca chi non si rivede nel piano per Treviso di «Manildo &Co.», il mondo del volontariato, dei giovani e cattolico, quello a cui lo stesso sindaco e la sua maggioranza hanno attinto alle scorse amministrative.
La Sinistra oggi ha anche un assessore in giunta, Anna Caterina Cabino: «Non ha ufficializzato l’uscita dal gruppo ma non la vediamo da due anni», sentenzia Chaibi. A Ca’ Sugana non si stracciano le vesti: una coalizione di sinistra ma più centrista e moderata piace già e molti non hanno nascosto insofferenza per Sel. «Se usciranno dalla maggioranza, daranno solo una mano a Manildo», sussurrano in Comune. E un big avvisa: «La sinistra non seguirà Chaibi, ma rispettiamo la sua scelta e ne prendiamo atto».