Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Negoziati con Stato e Regione Padrin presenta la «road map»
Autonomia, il presidente della Provincia e il piano per concretizzare il Sì
BELLUNO L’entusiasmo post-referendum rischia di essere smorzato da tanti progetti che però già rischiano di languire nel cassetto senza tradursi in mosse e risultati concreti. Sono passati tre giorni da quando 109.553 bellunesi si sono recati alle urne per decidere sull’autonomia della Provincia. Poco tempo, ma le attese e le aspettative dei cittadini che hanno detto «Sì» rimangono alte.
Ieri pomeriggio l’incontro con i sindaci voluto fortemente dal presidente della Provincia Roberto Padrin per informarli sulle mosse future da intraprendere nei confronti di Stato e Regione. Pochi i primi cittadini in sala, una trentina, al massimo. Alcuni erano via per lavoro. Altri avevano semplicemente «impegni più importanti».
«Non sono andato perché avevo altro da fare — spiega Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina — Noi abbiamo avuto una partecipazione positiva al referendum (58,32% senza gli emigranti iscritti all’Aire), ma sulla questione rimaniamo tiepidi».
Padrin ha presentato una bozza della «road map» che il presidente di Palazzo Piloni intende seguire nel negoziato con Regione e Stato. Il documento sarà al centro dell’assemblea dei sindaci di martedì prossimo dove saranno sentiti pareri ed eventuali obiezioni dei primi cittadini e sarà approvato il documento. Per adesso non è stato fissato un incontro con il presidente della Regione Luca Zaia. Se ne parlerà, se tutta va bene, tra un paio di settimane.
«Sottolineiamo l’importante risultato del referendum provinciale — si legge nella bozza — che impegna Palazzo Piloni a intraprendere iniziative politiche utili a un rafforzamento dell’autonomia e dell’autogoverno bellunese in tutte le sedi, statali e regionali, a cominciare dall’attuazione dell’articolo 116 della Costituzione attraverso il negoziato che la Regione avvierà con lo Stato».
Ci sono poi due differenti rivendicazioni che il presidente della Provincia porterà avanti. «Legge regionale 25 del 2014 sulla Specificità e legge Delrio — chiarisce Padrin — Dobbiamo intraprendere un percorso su due tavoli, regionale e statale, per definire questi ambiti. Applicazione vera della legge 25. Ed evoluzione della legge Delrio soprattutto nel tema delle assunzioni perché la Provincia è stata depotenziata dalla perdita di figure professionali valide, cosa che non ci permette di poter gestire tutte le funzioni che la legge 25 ci nattribuisce».
Una delle materie richieste subito è Caccia e pesca». «La giunta regionale ha già approvato il testo di legge per il completo trasferimento di queste funzioni e della Difesa del suolo — spiega l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin — Funzioni che trovano copertura economica in una cifra che sfiora il 40% del totale delle risorse regionali in materia».
Disponibilità anche dal presidente di Confcommercio Belluno, Paolo Doglioni. «Ora organizzarsi velocemente — commenta Doglioni — Siamo disponibili a costruire proposte e modelli della nuova Provincia».
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