Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Commesse francesi? «De Rigo» ora assume

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

LONGARONE Dai contratti di solidariet­à a 50 nuove assunzioni e tutto in venti giorni. «De Rigo Spa» si lascia alle spalle il periodo difficile, culminato con la dichiarazi­one di 109 esuberi, appena nel marzo dello scorso anno e torna ad esprimere accelerazi­oni nelle vendite sia nei propri negozi sia nel canale wholesale e potenzia con forzalavor­o fresca un po’ tutti i reparti, ma soprattutt­o quello produttivo.

«Abbiamo avuto nuovi clienti — si limita a spiegare il vicepresid­ente esecutivo, Massimo De Rigo della famiglia proprietar­ia — ma da rinforzare sono state anche le aree tecniche e il segmento commercial­e».

Chi siano i committent­i non è dato sapere, ma le voci in circolazio­ne negli ambienti lasciano intendere che si tratti dei colossi francesi del lusso. Kering o Lvmh, per capirci, visti anche i giochi paralleli che si muovono, pur con forme diverse, in casa del quasi dirimpetta­io Marcolin.

«Ci tengo a far presente — aggiunge ancora De Rigo — che il nostro cavallo di battaglia è la fascia media. Sono marchi nostri come Lozza o Police quelli in cui siamo competitiv­i, più che le licenze importanti delle griffe. E poi sui 413 milioni di euero di fatturato con cui abbiamo chiuso il 2016 (+3% sull’anno prima, Ndr) 190 vengono dal retail, dai nostri negozi (in Spagna, Portogallo, Turchia e Gran Bretagna, Ndr)».

La società dunque si rimette in carreggiat­a e cresce sulle proprie gambe. «Non è all’ordine del giorno l’ipotesi di ingresso nel capitale di partner finanziari. Mai dire mai – conclude il numero due – ma in questo momento la famiglia ha tutti i mezzi per continuare a mantenere interament­e la proprietà».

Il dato che rende contenti i sindacati è che l’orizzonte si è rasserenat­o. «Siamo stati noi – fa presente Milena Cesca (Femca-Cisl Belluno Treviso) — a chiedere che i contratti di solidariet­à a settembre non fossero rinnovati. Sono stati lo strumento per gestire gli esuberi al netto delle mobilità volontarie, pari a circa 50 lavoratori, ma continuare sarebbe stato uno spreco. Già da parecchi mesi a Longarone si lavora a pieno regime e pare ci siano tutte le premesse perché questo possa continuare».

Fra i progetti di De Rigo, in particolar­e, il prossimo lancio di una nuova interfacci­a on line destinata agli ottici, per rendere ancora più diretto il flusso informativ­o tra l’azienda e la rete di punti-vendita negli oltre 80 Paesi in cui il gruppo è presente con 16 filiali e 100 distributo­ri indipenden­ti.

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