Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cavalcavia, pietre in bilico sopra la strada
Pronti a giorni i nuovi parcheggi : «La zona cambierà volto». Ma la struttura perde pezzi: è allarme sanpietrini
TREVISO Per una parte di cavalcavia che rinasce e che trova una luce fino ad ora mai avuta, con l’abbattimento delle murature sotto le arcate, ce n’è un’altra che desta preoccupazione e segnalazioni alla polizia locale. Sul marciapiede che scavalca la ferrovia, fra San Zeno e il centro storico, i sanpietrini ormai sono pericolosi. Molti si sono staccati, sono stati adagiati a terra ma il rischio che possano cadere su treni, auto o biciclette è alto. Così dal quartiere parte un appello al Comune di Treviso: «Bene la manutenzione del cavalcavia a bordo strada, ma è necessario intervenire anche sulla struttura». Entro venti giorni i lavori ai piedi del cavalcavia saranno completati, realizzando una trentina di stalli a uso gratuito (sul lato della stazione e quello di Sant’Antonino) e una nuova illuminazione per dare decoro e sicurezza. «Dopo le verifiche e gli interventi di consolidamento stiamo lavorando per completare la pavimentazione – spiega l’assessore Ofelio Michielan -, in pochi giorni saranno installate le luci a led e consegneremo uno spazio nuovo alla città in circa due settimane». È un’opera molto attesa perché apre la prima periferia, pur non consegnando un reale collegamento con la zona delle mura, ma rendendo arioso un angolo di Treviso prima sostanzialmente murato. Gerardo Schettino, titolare del Bar Ico a San Zeno, è stato promotore di incontri fra l’amministrazione e i cittadini: «Le promesse sono una cosa, i fatti un’altra – spiega -. Purtroppo in una zona periferica come questa, lontana dal centro, i problemi sono molti e vanno risolti». Per quanto riguarda degrado e abbandono dei rifiuti Contarina e Comune hanno avviato un’azione di pulizia e informazione tre mesi fa. In merito alla sicurezza è partito il controllo del vicinato.
Ma in zona le domande sono molte e il tema dei parcheggi è molto sentito: «Una parte dei nuovi stalli dovrebbe essere messa a pagamento per consentire una migliore rotazione della sosta – continua Schettino -. Purtroppo, nell’area già realizzata le auto si fermano per giorni, a volte settimane. Se invece quella nuova fosse in parte a pagamento, residenti e commercianti potrebbero accedere ad abbonamenti agevolati e il ricambio favorirebbe gli esercizi e i clienti giornalieri, grazie al controllo sulle strisce blu».
È la prima volta che qualcuno chiede stalli a pagamento e non gratuiti, a Treviso. Ed è stato lo stesso Schettino a segnalare alla polizia locale il distaccamento dei sanpietrini dal cavalcavia. «Chiunque potrebbe, anche involontariamente, farli cadere ferendo i passanti. Questo è un esempio di abbandono sul quale intervenire».