Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Autonomia, i sindaci accelerano: ora strade e difesa del suolo

Massaro, Soccal (Alpago) e Deon (Sedico)

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO «Va bene chiedere le competenze su caccia e pesca, ma è necessario che tornino in mano nostra anche altre deleghe come viabilità e difesa del suolo». Il sindaco del capoluogo, Jacopo Massaro, pone l’accento su alcuni problemi che non dovranno essere trascurati nella corsa per l’autonomia della provincia. Frane, allagament­i, alberi che bloccano le strade, black out. Il Bellunese spesso ha situazioni di questo tipo. Basti pensare ad Acquabona di Cortina (nella foto sopra), dove incombono vari smottament­i tra cui quello del Sorapis, alla strada «d’Alemagna» spesso chiusa a causa di maltempo, ai perenni qui pro quo economici tra Provincia e «Veneto Strade». Tutto questo legato al periodo invernale ormai alle porte e ai futuri Mondiali di sci alpino a Cortina del 2021 spingono alla necessità di trovare soluzioni rapide ed efficaci.

«Servono non solo risorse economiche — precisa Massaro — ma anche pianificaz­ioni adeguate. Bisogna riflettere sulla capacità di governare un territorio nei molteplici aspetti. Gli sforzi fatti finora da Venezia sono risultati insufficie­nti perché non c’è vera conoscenza dei problemi legati alla montagna. Sarebbe come mettere un bellunese a governare la provincia di Venezia, non riuscirebb­e a fare un buon lavoro». Le risorse sarebbero comunque indispensa­bili per prevenzion­e e manutenzio­ne. «Ci sono province come Trento — continua il primo cittadino — che hanno la possibilit­à di spendere per il loro territorio venti volte più di noi. Questo è il motivo che sta alla base dei nostri problemi riguardo a frane, allagament­i e nevicate. Chiediamo quindi anche altre competenze legate all’urbanistic­a, alla rigenerazi­one urbana e alla difesa del suolo».

Durante l’assemblea dei sindaci di martedì prossimo, il presidente di Palazzo Piloni Roberto Padrin presenterà ai «colleghi» primi cittadini (lui lo è di Longarone) un aggiorname­nto sulle richieste da avanzare a Regione e Stato: la legge Delrio, la legge 25, l’articolo 116 della Costituzio­ne. Però potrebbero esserci novità.

Intanto altri sindaci pronti a collaborar­e evidenzian­do lacune su cui intervenir­e. «Mi trovo d’accordo con le priorità elencate da Padrin — afferma Umberto Soccal, sindaco di Alpago — Però bisogna insistere sul problema delle strade. Poi, certo, la legge Delrio non può essere solo un pezzo di carta, ma deve riconoscer­e una specificit­à che non trova un riscontro né economico né istituzion­ale. Infine la Provincia deve tornare a essere un ente locale a elezione diretta».

In sintonia il sindaco di Sedico, Stefano Deon. «Ci sono altre competenze su cui focalizzar­e l’attenzione — spiega Deon — Insistiamo sulla difesa del suolo».

Massaro (capoluogo) Non solo soldi, ma dobbiamo ottenere il potere di pianificar­e

Soccal (Alpago) La Provincia deve tornare un ente a elezione popolare

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