Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Alternanza scuola-lavoro, cala la partecipazione «Manca il dialogo nelle scuole e troppa burocrazia»
BELLUNO Cala la partecipazione all’alternanza scuola-lavoro in tutta la provincia rispetto al 2016. Gli studenti delle Superiori di quest’anno scolastico sono stati 4.474 contro i 4.591 del precedente (-117).
«Un calo del 3% — sottolinea Viviana Sperandio, referente provinciale per l’alternanza scuola-lavoro — Non c’è ancora abbastanza dialogo nelle scuole. E la modulistica per attivare e gestire il percorso è troppo complessa».
La Camera di Commercio svolge un ruolo basilare. Analizzando, per esempio, i trend legati alle professioni e i titoli di studio più difficili da reperire per i pochi candidati o per le inadeguate competenze.
Secondo l’indagine «Excelsior» di Unioncamere, nel Bellunese si farebbe fatica a trovare laureati in lingue e in ingegneria industriale. Ma anche informatici ed elettronici. «La riforma camerale ha ridefinito il nostro ruolo di cerniera fra scuola e lavoro — ha spiegato il presidente della Camera, Mario Pozza — L’alternanza scuola-lavoro è un primo fondamentale tassello che esiste dal 2003. Ora dobbiamo dare una risposta alle perplessità di sindacati, studenti e imprese».
E sono stati proprio gli studenti, nell’ «Alternanza day» di ieri in Camera di commercio, a raccontare le loro esperienze in azienda. Maria Andrich dell’istituto agrario «Della Lucia» di Feltre ha trascorso le sue ore in un’azienda agricola. «Ho lavorato in stalla con le mucche — ha raccontato la studentessa — Ho capito quando devo chiedere aiuto. L’esperienza mi è piaciuta e credo sarà questo il mio futuro». Loris Padovan, sempre dell’Agrario, è andato invece in Galles. «Dovevo curare e mantenere i giardini — ha spiegato — All’estero si fidano di più nonostante l’età. Però se dovessi scegliere lavorerei in Italia». Non tutte positive le esperienze. «Io sono stato all’associazione culturale”Il Fondaco” di Feltre e non mi posso lamentare — ha detto Giovanni Menel del liceo “Dal Piaz” di Feltre — Molti miei compagni però non hanno fatto nulla. Una mia amica, per esempio, sfogliava le pagine di un manuale. Noi liceali non siamo preparati a far nulla di specifico, quindi capisco la difficoltà. Ma bisogna trovare una soluzione».
Altri ragazzi hanno invece le idee chiare sul loro futuro. Sono i sessanta studenti-sciatori dello Ski college di Falcade. Sabato scorso presentati i nomi che comporranno le squadre di snowboard, sci di fondo e sci alpino. Soddisfazione del presidente Luca Marchetto. «Abbiamo rinnovato la convenzione con l’istituto Follador dando vita a un polo di eccellenza formativa per atleti-studenti — sottolinea Marchetto — Un’opportunità importante per dare ulteriore impulso all’attività dei nostri ragazzi. L’impegno sui libri e sugli sci va di pari passo».
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