Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ristorazione e agenzie di viaggio, nel turismo un’impresa su tre è in mano alle donne
VENEZIA Su 36 mila imprese del turismo venete, quasi 11 mila sono intestate a imprenditrici con un «tasso di femminilizzazione» del 29,8% su una media a livello Nordest del 31% e una nazionale del 29,7%. Sono alcuni fra i dati emersi dal quarto Forum Terziario Donna-Confcommercio svoltosi ieri da cui si evince anche come, fra 2015 e 2017, in questo settore le imprese rosa siano aumentate di quasi il 5%, mente in tutti gli altri comparti, è stato solo dell’1,1%. «La femminilizzazione crescente della imprenditoria anche in Veneto – ha detto Roberta Girelli, presidente regionale del comparto riferibile a Confcommercio - significa che stiamo conquistando spazi storicamente popolati dai colleghi, che siamo capaci di ‘tenere il punto’ e spesso di andare oltre. Con un certo orgoglio vedo la mia provincia, Verona, al nono posto in Italia». La presenza in proporzione più alta di donne in attività turistiche, in Veneto, si trova in provincia di Rovigo, dove si tocca il 38,4%, quota fa del Polesine il secondo territorio italiano. Una graduatoria per valori assoluti vede invece in testa Verona, con 2.322 unità, Venezia (2.219) e Vicenza (1.661). Pur se nel contesto nazionale i dati veneti non sono molto brillanti: il 29,8%, pone la regione in posizione mediana in una classifica guidata dalla Valle d’Aosta, che vanta cinque punti in più, e chiusa dalla Campania, in cui il tasso di femminilizzazione del turismo arriva al 27,8%. Questo nonostante il numero di imprese al femminile venete sia pari al 7,9% del totale nazionale, alle spalle solo di Lombardia (13,9%), Lazio (10,9%) ed Emilia Romagna (8,2%). Come sono fatte queste imprese? Sei volte su dieci sono individuali e solo due società di capitali. Nell’81,3% dei casi si tratta di attività di ristorazione mentre nelle agenzie di viaggio e nei tour operator la componente femminile rispetto ai maschi supera il 37%.