Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Abbracciat­e agli alberi, fermarono il taglio Mamma e figlie assolte. «Diritto alla salute»

- Di Angela Tisbe Ciociola

Sierano avvinghiat­e ai tronchi degli alberi per impedire ai tecnici del Comune di tagliarli, e per questo motivo erano finite a processo per interruzio­ne di pubblico ufficio. Sono però state assolte perché il fatto non consiste reato. Secondo il loro difensore, non avrebbero fatto altro che mettere in pratica due articoli della Costituzio­ne che tutelano il paesaggio della Nazione e il diritto alla salute.

PADOVA Si erano avvinghiat­e agli amati alberi sotto casa per evitare che venissero tagliati dai tecnici comunali, e per questo motivo una madre e le sue due figlie erano finite a processo con l’accusa di interruzio­ne di pubblico servizio. Un processo che però si è concluso con un’assoluzion­e piena perché il fatto non costituisc­e reato.

Era un’assolata mattina di giugno del 2013 quando i tecnici incaricati dal Comune di Padova si sono presentati in due vie residenzia­li e molto verdi del centro storico. Avevano un compito: recidere il tronco di alcuni vecchi alberi ritenuti a rischio caduta.

Il loro intervento però non è ben accolto da una mamma e dalle due figlie ventenni. Hanno chiesto le ragioni di quello che a loro avviso era un vero e proprio scempio che avrebbe snaturato la natura di un quartiere che, non a caso, è chiamato proprio «Città giardino». E così, pur di difendere le piante, hanno tentato il tutto per tutto e hanno abbracciat­o i tronchi, rifiutando di spostarsi e impedendo così agli addetti al verde di portare a termine il loro funesto compito.

Un’azione dimostrati­va che aveva fatto scattare una denuncia, appunto, per interruzio­ne di pubblico servizio. Le tre donne erano quindi state rinviate a giudizio, ma lunedì il giudice le ha assolte. A convincerl­o è stata la difesa del loro avvocato, Ernesto De Toni.

Il legale infatti si è affidato a due articoli della Costituzio­ne, il 9 e il 32 che tutelano rispettiva­mente il paesaggio e il diritto alla salute. Le tre manifestan­ti, inoltre, non hanno dato vita a nessuna azione violenta, ma hanno sempliceme­nte chiesto il motivo di quelle potature, limitandos­i poi a un’azione di protesta passiva in perfetto stile gandhiano. Un particolar­e, questo, che ha fatto decadere tutte le accuse.

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 ??  ?? In linea con la Costituzio­ne L’avvocato delle donne ha ricordato che salute e paesaggio sono tutelati dalla Costituzio­ne
In linea con la Costituzio­ne L’avvocato delle donne ha ricordato che salute e paesaggio sono tutelati dalla Costituzio­ne

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