Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La nuova vita di Maso giardiniere a Belluno
BELLUNO Pietro Maso ha confessato in televisione di voler ripartire da zero proprio sotto le Dolomiti. E l’ha messo in pratica. L’uomo che 26 anni fa uccise con ferocia (assieme a dei complici) i genitori nella sua casa a Montecchia di Crosara nel Veronese, ora abita e lavora a Leve go invia Vena d’Oro. Lo ospita l’associazione «Insieme verso Nuovi Orizzonti Triveneto Onlus».
È stato lui stesso a raccontarlo in tv, settimane fa, nel programma di Maurizio Costanzo «L’intervista». Maso, 46 anni, ha svelato di lavorare come giardiniere a Belluno. Già a metà agosto era già stato avvistato all’ ospedale« San Martino» per delle cure e si ipotizzava che abitasse nelle vicinanze.
Niente di certo fino all’intervista televisiva. Pietro Maso ammazzò i suoi genitori, An- tonio Maso e Mariarosa Tessari, il 19 aprile 1991 per riuscire a intascare prima la sua parte di eredità. Condannato definitivamente a 30 anni di carcere, ne ha scontati 22 nel penitenziario di Opera. Dopo un periodo di semi-libertà ha lasciato la prigione nel 2015 ed è stato ricoverato in una clinica psichiatrica l’anno successivo. È stato anche coinvolto in un processo per presunte intimidazioni alle sorelle che più di un anno fa avevano cominciato a girare con la scorta. Poi fu assolto.
Oggi Maso lavora a Belluno: raccoglie le foglie, potale piante, si rende utile nella comunità che lo ospita nell’ex colonia Enel caduta in disuso a partire dagli Anni ‘90. L’associazione ha in comodato d’uso gratuito la struttura e sta cercando di risollevarla. (D.P.)