Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ascom: basta bancarelle, si punti sui festival
L’associazione: «Solo gli eventi portano a Treviso visitatori che spendono». Il caso Carta Carbone, la sfida Tiramisù
TREVISO Sono gli eventi a lanciare Treviso. Festival di tre o quattro giorni, non le manifestazioni di una giornata che accompagnano in città visitatori in passeggiata e non veri e propri turisti paganti. Ascom Confcommercio ha lanciato una nuova campagna di studi che d’ora in poi analizzerà tutti gli appuntamenti di rilievo nel capoluogo e in provincia per studiare nuove strategie promozionali e incentivare il modello di accoglienza migliore. «I festival e il turismo culturale hanno un ritorno economico reale sul territorio e a favore della comunità – spiega il presidente Renato Salvadori -. Queste iniziative vanno spersonalizzate da limiti e campanil i , lavorando su un piano provinciale. Se un evento fissa un interesse acquista una marcia in più».
L’esempio portato è Carta Carbone, il festival letterario di metà ottobre, che in quattro anni è riuscito a «fidelizzare» i partecipanti: in quattro giorni con 90 eventi ha portato oltre seimila persone.
L’indotto è stato stimato da Quaeris in una spesa media di 20 euro per ogni visitatore, in alcuni casi fino a 50 euro con pasti al ristorante. In base all ’ i ndagi ne demoscopica, il 12,9% dei visitatori ha anche pernottato, arrivando da fuori provincia o fuori regione; il 30% dei partecipanti era fatto di «escursionisti» giornalieri, il resto di residenti nei dintorni. Funzionano bene bar, osterie e ristoranti (frequentati da quasi tutti i visitatori), meno i negozi con solo il 13% di acquirenti arrivati in città per gli spettacoli letterari. Si mangia e si beve riempiendo la città; ma si compra poco. «Questo dato su CartaCarbone ci mostra che, per quanto importante un’iniziativa sia, non comporta l’apertura di tutti i punti vendita perché il visitatore viene per altri motivi».
Più festival e meno manifestazioni è la tesi di Salvadori: «Le bancarelle non producono economia, è una forzatura». Il festival ha oltretutto raccolto ottimi consensi, rivolgendosi a un target di 35-50 enni e punta ad espandersi fino a Mogliano con un evento dedicato alla divulgazione scientifica.
Ed a proposito di manifestazioni, domani comincia anche la Coppa del Mondo di Tiramisù, un evento di richiamo e che ha portato nella Marca decine di concorrenti stranieri pronti a cimentarsi con mascarpone e caffè. Un appuntamento goloso che si propone di ristabilire nella Marca la primogenitura del dolce più famoso al mondo: «Qualsiasi avvenimento che rimetta Treviso al centro di una attenzione più generale è benvenuto–ha detto Salva dori -. Questo è un concorso molto popolato anche da persone che vengono da fuori provincia, speriamo in questo modo di poter ancorare in maniera ancora più stabile il Tiramisù alla realtà trevigiana che lo ha inventato e promosso».
Treviso punta sempre più sul turismo e la gastronomia locale può fare la parte del leone.
Festival e turismo culturale hanno un ritorno economico concreto I visitatori di Carta Carbone hanno speso fra 20 e 5o euro a testa