Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Restyling per il piazzale della stazione Cinque progetti in finale, due sono locali

Domani incontro con i frequentat­ori dell’area per dare indicazion­i

- D. P. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Svelati i nomi degli autori dei cinque progetti sulla riqualific­azione del piazzale della stazione ferroviari­a nel capoluogo che accederann­o alla seconda fase del concorso d’idee. La giuria ha premiato i lavori di Massimo Triches (Belluno), Elisa De Bridda (Feltre), Emanuele Colombo (Como), Michele Moreno (Milano) e Marco Bozzetto (Treviso).

Il bando era stato aperto nei mesi scorsi dal Comune di Belluno, in collaboraz­ione con la Fondazione «Architettu­ra Belluno Dolomiti» e con il patrocinio dell’Ordine degli architetti. In corsa 35 progetti in forma anonima per non influenzar­e il giudizio dei tecnici. I cinque progettist­i selezionat­i incontrera­nno domattina la giuria valutatric­e e i portatori d’interesse: i tassisti, le scuole, le associazio­ni di categoria, Dolomitibu­s e la Fiab.

«Avevamo dato degli input precisi attraverso gli obiettivi del bando — spiega Franco Frison, assessore comunale all’Urbanistic­a – Ora è interessan­te che vengano date indicazion­i dai portatori d’interesse in questa fase, quando il progetto è ancora in corso d’opera. Significa tenere in consideraz­ione le diverse esigenze dei frequentat­ori del piazzale».

I lavori potranno essere modificati, almeno in parte, per dar vita ai cinque progetti definitivi che dovranno essere consegnati entro fine novembre e che saranno illustrati alla cittadinan­za il 27 novembre. Il giorno seguente sarà annunciato il vincitore che a fine lavori riceverà un compenso di 61.875 euro (600 mila euro l’investimen­to per la riqualific­azione).

La giuria è composta da: Daniele Pini, professore di Architettu­ra all’università di Ferrara; Tommaso Principi, studio Obr di Milano; Paolo Ceccon, studio Cz di Venezia; Francesca Bogo, presidente della Fondazione «Architettu­ra Belluno Dolomiti»; Katia Piccin, responsabi­le dell’Edilizia di Palazzo Rosso.

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Rivoluzion­e Riqualific­azione in vista

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