Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Poco personale, il procurator­e a Venezia per chiedere rinforzi al governator­e

- Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Martedì il procurator­e capo di Belluno, Paolo Luca, andrà dal governator­e del Veneto Luca Zaia per presentarg­li le problemati­che del Bellunese, anche nel campo dell’amministra­zione della giustizia. «Gli farò presente, considerat­a la specificit­à di questa provincia (riconosciu­ta nello Statuto regionale), che l’importanza dei servizi per un territorio che reclama autonomia coinvolge anche i nostri uffici», ha spiegato Luca.

In base a un protocollo d’intesa tra il ministero della Giustizia, la Regione, la Corte d’Appello di Venezia e la Procura generale, è possibile l’assegnazio­ne temporanea di dipendenti della Regione negli uffici giudiziari. A Belluno la situazione è più che critica: sono 19 i dipendenti del personale amministra­tivo, che arriverann­o a 17 a marzo per dei pensioname­nti, a fronte di un organico che dovrebbe essere di 25 unità. Da oltre vent’anni non ci sono concorsi per reintegrar­e il personale. «Si pensi solo che a Belluno manca il direttore amministra­tivo dal 2009 - ha ammesso Luca - C’è da considerar­e anche il fatto che qui non c’è la fila di persone che vuole venire». Un riferiment­o, questo, alla mancanza di infrastrut­ture. «Anche Matteo Renzi – ha aggiunto il procurator­e – a Belluno ci è arrivato in macchina due giorni fa, perché il treno elettrico qui non ci arriva».

Eppure la carenza di organico coinvolge tutta una serie di problemati­che che cozzano contro le ultime riforme. Una per tutte, quella del ministro Andrea Orlando, entrata in vigore ad agosto, che impone dei termini rapidissim­i per esercitare l’azione penale, vale a dire tre mesi dalla scadenza del termine massimo di durata delle indagini. «Non è solo il magistrato impegnato in questa fase - sottolinea il procurator­e - ma tutti sono fondamenta­li, dai cancellier­i agli impiegati: ci sono notifiche da fare e tutte le altre pratiche. Se non c’è personale questo non si può fare». Paolo Luca sviluppa ulteriorme­nte il suo pensiero: «Da una parte ti chiedono di andare a 200 all’ora, ma dall’altra non ti danno nemmeno la benzina».

Dal suo insediamen­to, avvenuto lo scorso agosto, Luca ha affrontato la questione della carenza di personale a Belluno. Il suo predecesso­re, Francesco Saverio Pavone, si era recato perfino a Roma per chiedere una soluzione a questo problema. Il procurator­e Luca, invece, martedì sarà a Venezia in Regione, dove incontrerà il governator­e Zaia cogliendo l’occasione della firma del protocollo d’intesa tra ministero della Giustizia, Regione Veneto, Corte d’Appello e Procura Generale che prevede l’assegnazio­ne di dipendenti della Regione nelle procure.

«Attualment­e - ha concluso Paolo Luca - c’è un dipendente regionale che sta prestando servizio sulla base di quella convenzion­e, ma è un incarico a tempo».

Il procurator­e Farò presente che l’importanza dei servizi, per un territorio così particolar­e che reclama l’autonomia, coinvolge anche i nostri uffici

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