Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ma i comitati fanno ricorso «È l’ennesima truffa»

Follesa: «L’operazione non sta in piedi economicam­ente, sarà battaglia»

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Pronti a fare un esposto alla procura di Venezia, perché «se il bond è finanziato, allora diventa concreto un reato specifico: per noi c’è un imbroglio ai danni dello Stato. Il contratto di Spv prevede oltre 160 chilometri con le complanari, ma è finanziato solo il tratto di strada di 95 chilometri a pagamento». Ad annunciare battaglia – anzi, a confermare che la guerra non si ferma – è il portavoce del comitato Covepa (oppositori del progetto Pedemontan­a Veneta) Massimo Follesa.

L’architetto vicentino replica così alla notizia del collocamen­to sul mercato, da parte di Jp Morgan, delle due obbligazio­ni per 1571 milioni di euro totali per Superstrad­a Pedemontan­a Veneta Spa. La cessione mette la parola fine all’incertezza sul quadro finanziari­o della superstrad­a a pagamento, affidata in project financing a Consorzio Sis. «In realtà – osserva Follesa – secondo noi che il bond sia coperto o meno cambia poco. La prospettiv­a è sempre la stessa, lo scenario si concluderà con un debito enorme e non è chiaro chi lo pagherà. La mancanza di traffico produrrà una perdita di almeno 50 milioni di euro l’anno per tutti gli anni della concession­e». Follesa sostiene i conteggi del Covepa snocciolan­do dati. «La Cassa Depositi e Prestiti ha previsto 15mila veicoli al giorno, la Regione 24mila. Tenuto conto che il pedaggio di un’auto nei 95 chilometri di autostrada è di 16 euro, per 9mila auto e per 365 giorni l’anno, abbiamo una perdita di quasi 53 milioni. La Spv – insiste l’esponente del comitato – sempliceme­nte costerà troppo perché la gente la usi: da Montecchio Maggiore a Treviso percorrend­o A4 e passante il pedaggio è di circa 8 euro, contro i 16 della Pedemontan­a».

La prossima azione legale del comitato, però, si fonderà sul tema della copertura finanziari­a. «Premesso che saremo certi della cessione del bond solo quando avremo un documento che lo attesti, va chiarito che questi fondi non risolvono gli interrogat­ivi sollevati, a maggio, dalla Corte dei Conti» insiste l’architetto. Il riferiment­o va alla realizzazi­one, in aggiunta ai 95 chilometri fra il casello di Montecchio Maggiore (Vicenza) e quello di Spresiano (Treviso), delle complanari che dovrebbero accompagna­re l’opera. «In tutto sono previsti 160 chilometri di strade ma il finanziame­nto copre solo la parte a pagamento. La magistratu­ra contabile ha chiesto, correttame­nte, che venga ridotto il finanziame­nto complessiv­o, il totale di 2,2 miliardi, della somma relativa alla costruzion­e delle complanari. In questi anni – conclude Follesa – abbiamo depositato vari esposti, relativame­nte alle gravi mancanze ambientali della Spv: si pensi al tunnel che si è liquefatto a Castelgomb­erto. A breve depositere­mo un altro esposto sul mancato finanziame­nto delle complanari e i quesiti espressi dalla Corte dei Conti».

Troppo cara Costerà troppo : da Montecchio Maggiore a Treviso 16 euro contro gli 8 del Passante

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