Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Una strana coppia» Risate e ironia con Cardinale e Fusco

- Barone

È veramente «Una strana coppia» quella formata sulla scena da Claudia Cardinale e Ottavia Fusco

(nella foto), interpreti dell’omonima commedia di Neil Simon allestita con la direzione di Antonio Mastellone. Il progetto nasce da un’idea di Pasquale Squitieri, il regista napoletano scomparso lo scorso febbraio, che voleva affiancare i due grandi amori della sua vita, la Cardinale, sua storica compagna, e Ottavia Fusco, l’ultima moglie, per raccontare le differenti forme di affetto che possono legare tra loro due persone. La pièce è in cartellone in anteprima per il Veneto al Teatro Comunale di Vicenza il 14 e il 15 novembre (ore 20.45) e poi al Goldoni di Venezia dal 7 al 10 dicembre. Nel cast, Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Nicola D’Ortona, Cinzia Cordella, Angela Russo; le scene sono di Bruno Garofalo, i costumi di Michele Gaudiomont­e. Lo spettacolo sarà preceduto dall’Incontro a teatro nel Foyer alto del Comunale, alle 19.30, in entrambe le date della

rappresent­azione. Tornare a recitare a teatro a 10 anni di distanza da «Lo zoo di vetro» di Tennessee Williams e dalla memorabile «Venexiana» di Maurizio Scaparro rappresent­a per Claudia Cardinale un’esperienza gratifican­te perché la pone a diretto contatto col suo pubblico e - come dichiara - «mi dà la carica», tanto da affrontare con entusiasmo una tournée che andrà avanti fino ad aprile. Nello spettacolo l’attrice indossa i panni di Fiorenza Unger, una donna dalla precisione maniacale, fissata con l’ordine e la pulizia, che, lasciata dal marito, si piazza dall’amica Olivia, dando vita a una forzata, non facile convivenza. Olivia, infatti, disordinat­issima e un po’ squinterna­ta, ama giocare a poker con le amiche senza troppo curarsi della casa. Incarnano dunque i ruoli che furono rispettiva­mente di Jack Lemmon e Walter Matthau nel film cult del 1968. Col Veneto Claudia Cardinale ha un legame particolar­e perché proprio da Venezia cominciò la sua carriera. Era il 1957 e durante la Settimana del cinema italiano a Tunisi, dove viveva, vinse il concorso per la «più bella italiana di Tunisia», che le valse in premio un viaggio nella città lagunare in occasione della Mostra del Cinema. La giovane, allora diciottenn­e, non sfuggì allo sguardo attento degli addetti ai lavori. E a Venezia l’attrice tornerà di frequente come interprete e premiata lei stessa nel 1994 per l’interpreta­zione di «Claretta». Nel 1993 le è stato assegnato il Leone alla carriera.

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