Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Aree periferiche e sport In arrivo i fondi da Roma con un bando nazionale
BELLUNO Secondo il deputato del Pd Roger De Menech, il nuovo fondo «Sport e periferie» rappresenta «un volano importante per i territori come il nostro». Anzi, secondo il parlamentare, è «un’occasione considerevole per il Bellunese: gli impianti sportivi sono spazi fondamentali la socializzazione, sono luoghi dell’inclusione e dell’aggregazione sociale. Destinare risorse alle strutture sportive vuol dire offrire alle comunità l’opportunità di svolgere attività fisica e al tempo stesso contribuire al suo riequilibrio sociale ed economico».
Il fatto è che da mercoledì prossimo il nuovo fondo è disponibile; è finanziato dal governo con 100 milioni di euro per realizzare e riqualificare gli impianti sportivi nelle aree periferiche e zone svantaggiate delle nostre città.
Nella pratica, il bando sarà aperto dal 15 novembre al 15 dicembre: un mese in cui è possibile presentare le domande per accedere alle risorse utili a finanziare la costruzione e il completamento degli impianti. Con il «vecchio» fondo il governo Renzi aveva finanziato, con 100 mimento lioni di euro, 183 interventi su impianti sportivi sparsi su tutto il territorio italiano (tranne il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, che non avevano presentato piani) e alcuni interventi specifici ad Accumoli e Amatrice. Ora, afferma il deputato del Pd, «il Fondo raddoppia lo stanzia- ed è reso strutturale; con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio diventerà quindi permanente e verrà rinnovato di anno in anno». Insomma, secondo De Menech è il caso di approfittare dell’occasione, soprattutto perché nel Bellunese turismo e sport vanno spesso nella stessa direzione. In questi anni, peraltro, si è tardato a rimettere a posto vecchie strutture, che sono rimaste chiuse per un po’. Ora, naturalmente, c’è una parte del Bellunese dove tutto è in moto: Cortina d’Ampezzo avanza verso i mondiali di sci alpino del 2021.
Ma a proposito di soldi, ieri l’altro nella serata, nella sede del Partito Democratico di Belluno, il «Comitato acqua bene comune» e il Pd si sono scontrati, a tratti duramente, sulla questione degli inventivi che il governo concede ogni anno all’idroelettrico. Il fatto è che quelli del Comitato osservano con sfavore la proliferazione delle centraline idroelettriche sul territorio, particolarmente evidente nel Bellunese.
Comunque sia, hanno ottenuto un primo frutto della loro recente attività: incontreranno a Roma la vice-ministro all’economia Teresa Bellanova. Un appuntamento che però non ha rasserenato del tutto gli animi. «Si tratta di un risultato importante– ha spiegato Nico Paulon del comitato –, ma poteva essere ottenuto prima. Il Pd in questi anni ha dormito».