Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Ti stupro e ti uccido» Condannato a 18 mesi
PAESE Erano insieme dai primi mesi del 2016, poi lui è finito ai domiciliari per spaccio e lei lo ha lasciato. A quel punto lui, un 42enne trevigiano di Paese, ha iniziato a tempestarla di sms e messaggi vocali. «Ti violenterò in un campo dove nessuno può sentirti, non mi interessa della galera». Mentre alla madre aveva scritto: «Ti giuro su Dio che quando esco la ammazzo». «Le minacce erano concrete», ha detto ieri il pm. L’uomo è stato l’ha condannato a 18 mesi per stalking nei confronti dell’ex, una giovane di Scorzè, risarcita con 5 mila euro. (a.zo.) viale della Repubblica – spiega il dirigente della squadra volanti Massimo Olivotto -. Abbiamo subito mandato altre pattuglie, ma i malviventi non hanno desistito e hanno ingaggiato con i nostri uomini un rocambolesco inseguimento». Pavan, infatti, mentre il complice fuggiva a piedi ha innestato la retromarcia speronando più volte l’auto di servizio degli agenti, riuscendo a creare il varco per poter sgommare in direzione del quartiere di Santa Bona. Ne è nato un inseguimento a folle velocità tra via Santa Bona Nuova, via Tronconi, viale Europa e via Pindaro, fino a quando il 45enne ha bloccato la vettura e ha provato a fuggire a piedi nei campi. Gli agenti gli sono corsi dietro e uno di loro ha estratto la pistola d’ordinanza esplodendo due colpi in aria per indurlo a fermarsi. Ma l’uomo ha continuato la sua corsa fino a quando i poliziotti lo hanno raggiunto, bloccato e ammanettato.
Nella sua auto gli agenti hanno trovato vari attrezzi da scasso tra i quali piede di porco, tronchesi, oltre a targhe alterate e a un teaser, un’arma che genera una scarica elettrica. Tra le cose rinvenute c’è anche un salvadanaio, l’unico bottino che l’uomo e il suo complice sono riusciti a trafugare dal bar prima di fuggire. La polizia lo ha arrestato e gli contesta tentato furto con scasso, rapina, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e lesioni (provocate a due agenti che sono rimasti leggermente contusi).
L’uomo è stato trasferito nel carcere di Santa Bona in attesa di comparire davanti al giudice per l’interrogatorio di convalida. VITTORIO VENETO Vandali in azione nel parco Papadopoli, a Ceneda, sfondate due porte al piano terra dell’ex casa del custode. A denunciarlo è l’associazione «Insieme per Ceneda», che cura la manutenzione. Rammarico per i volontari: non è la prima volta che i vandali si accaniscono sul parco. SILEA «Provocare il mercato attraverso un convegno di esperti del settore immobiliare, architetti e università per mettere a fuoco un nuovo percorso con una cubatura ridotta». È l’idea del sindaco di Silea, Rossella Cendron, per ridare slancio al progetto di recupero da 220 milioni per l’area ex Chiari & Forti, che prevedeva 250 mila metri cubi di case, negozi e alberghi con tanto di torre panoramica, ma il crac di Acqua Marcia ha congelato ogni intervento. Il complesso sul Sile, ora, è un’area in degrado e mal frequentata. Cinque le aste andate deserte: il valore base è sceso a 7,2 milioni. «Troppo pochi».