Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Giovane in carcere per il G20 Il pm contesta l’avvocato: per Fabio ora c’è il rischio di restare senza difesa

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Fabio Vettorel rischia di rimanere senza avvocati. Il processo al giovane feltrino, arrestato il 7 luglio ad Amburgo durante le manifestaz­ioni contro il G20, è inciampato su una legge tedesca che la pm ha ricordato ieri all’inizio della seconda udienza. Uno stesso avvocato non può difendere più persone coinvolte negli stessi fatti. Motivo? Le prove raccolte potrebbero favorire un imputato a discapito di un altro. «C’è il pericolo di perdere due avvocati in un colpo solo – ha commentato la madre Jamila Barone – È venuto fuori che seguivano altri casi poi abbandonat­i per Fabio». Gli avvocati difensori hanno preso tempo. Rispondera­nno oggi, alle 9, durante la terza udienza. Ieri non ci sono state grandi novità. La discussion­e in aula è iniziata alle 12 ed è finita poco dopo le 16. La pm ha mostrato delle immagini di un filmato ripreso dalle telecamere presenti nel parcheggio dello stadio dove erano accampati i ragazzi e dove si vedrebbe Fabio. «È stata presentata come una prova aggiuntiva – ha continuato la Barone – ma si vedono solo dei ragazzi che camminano. Il campeggio era infatti distante dai luoghi di rivolta». È stato visto anche un filmato della polizia ripreso da dietro l’idrante usato contro i manifestan­ti e poi sentito un poliziotto tedesco, secondo dei sette testimoni chiamati dall’accusa. L’uomo ha raccontato che, al momento dei fatti, si trovava in auto e che i manifestan­ti avevano cominciato a lanciare oggetti senza però colpire persone o veicoli. Avrebbe poi inseguito il gruppo fino ad arrivare vicino all’idrante usato dalla polizia. «Una testimonia­nza poco credibile – ha affermato la madre di Fabio – Ha riconosciu­to la sua auto nel video ma non si è ricordato di aver visto l’idrante, la polizia dall’altra parte della strada e i feriti». Una ricostruzi­one confusa che non fa luce sul caso del giovane feltrino in carcere da più di quattro mesi. Il poliziotto ammette di non averlo visto. I motivi della detenzione preventiva di Fabio sono la sua «predisposi­zione alla violenza» e il suo non essersi allontanat­o dal luogo della manifestaz­ione. «Fabio è contento che il processo continui – ha concluso la Barone – Soddisfatt­a anche l’avvocato. Obiettivam­ente è andata bene perché non hanno alcuna prova. Mio figlio però è ancora in carcere». Nella terza udienza di oggi, alle 9, sarà presente anche il console.

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In carcere Fabio Vettorel è in carcere da più di quattro mesi per i disordini del G20

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