Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Via libera all’asta del palazzo della Prefettura Il probabile acquirente sarà un fondo del Mef Il Comune incasserà 7,5 milioni a inizio anno

- A. Zam. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO «Abbiamo risolto una situazione di stallo che si trascinava da anni». La svolta è contenuta in una delibera di giunta che permetterà di mettere nero su bianco il bando per l’asta del palazzo della Prefettura. Il sindaco, Giovanni Manildo, non nasconde la soddisfazi­one. L’operazione, se tutto va liscio, permetterà a Ca’ Sugana di incassare, a inizio 2018, 7,5 milioni di euro. Si partiva con un piano che prevedeva un conto a carico del municipio da 8,5 milioni. «Lì dentro – ricostruis­ce Manildo – secondo il piano iniziale, dovevano spostarsi gli uffici del sindaco e del vice mentre la Prefettura si sarebbe dovuta spostare all’Appiani». Il comune ha quindi previsto il «contro-Risiko» comprando 1200 metri all’Appiani e liberando spazio a palazzo Rinaldi dove è arrivata la biblioteca dei ragazzi. Un giro di immobili che ha permesso al Prefetto di rimanere al suo posto. «Nel bando d’asta pubblica c’è il vincolo di destinazio­ne ad uso pubblico – dice Manildo – e sono consacrate le servitù a servizio di Palazzo dei 300. In questo modo si evita uno scialacqui­o di denaro inutile. Nessuno vorrebbe spendere otto milioni e mezzo per spostare gli uffici di sindaco e assessori». Il primo esperiment­o sarà pubblicato per 25 giorni e la base d’asta è quella prevista da una perizia di Agenzia delle entrate che ha stimato in 8 milioni e 770mila euro il valore dell’immobile. Si prevede andrà deserto, idem per la seconda asta. A quel punto entrerà in scena l’offerta già formalizza­ta da Invimit (Investimen­ti Immobiliar­i Italiani, società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia) che, tenendo conto che il palazzo è già occupato e occupato da un prefetto, ha messo sul piatto 7,5 milioni. La prefettura attualment­e paga 280 mila euro all’anno a Ca’ Sugana e al Comune sarebbero serviti quasi tre decenni per incassare la stessa cifra, dovendo anche investire in manutenzio­ni e restauri. Con i soldi che entreranno nelle casse del Comune verranno messi in sicurezza di due tratti di strada, in via Castagnole e in via Sant’Antonino, oltre alla cittadella sportiva di Monigo.

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