Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Riaperto il caso Sperotto, l’allevatore accusato di aver ucciso due mogli Ossa nei suoi terreni

- Andrea Alba © RIPRODUZIO­NE RISERVAT

VELO D’ASTICO (VICENZA) La Procura di Vicenza riapre un caso irrisolto da trent’anni e chiama l’archeologo forense Dominic Salsarola — lo specialist­a che recuperò la salma di Yara Gambirasio — per trovare uno scheletro nel terreno dentro e fuori due capannoni a Velo d’Astico, nel Vicentino. Si cercano le ossa di una o entrambe le mogli di Valerio Sperotto, allevatore di maiali sul quale per decenni grava il sospetto dell’omicidio di Elena Zecchinato, scomparsa nel 1988, e Virginia Mihai, sparita nel 1999. In passato, comunque, ogni indagine sul caso aveva dato esito negativo e l’allevatore era stato prosciolto.

Gli archeologi forensi girano per Velo d’Astico in tuta bianca, nelle vicinanze di due capannoni abbandonat­i dove Sperotto allevava i suoi animali. Il luogo è sigillato. Il sospetto è che Sperotto — allevatore benestante, morto nel 2011 a 64 anni professand­o fino all’ultimo la sua innocenza — avesse fatto sparire i cadaveri dandone i resti in pasto ai suini. Salsarola e i suoi tecnici stanno esaminando l’interno dei due stabili da una ventina di giorni, con la collaboraz­ione dei carabinier­i analizzano ogni lembo di terra e i ritrovamen­ti. Ce ne sarebbero stati, anche di ossa di vario tipo: per ora, però, nessun resto umano. Rimangono dei dubbi su resti ossei di piccole dimensioni, che verranno sottoposti ad un esame aggiuntivo nel laboratori­o Labanof dell’Università di Milano. In realtà si ritiene improbabil­e che ci siano ritrovamen­ti decisivi: le verifiche su tutta l’area dovrebbero essere completate nel giro di una settimana, ormai il grosso è stato setacciato.

I nuovi accertamen­ti sono stati disposti dal pm Hans Roderick Blattner, che ha riaperto l’inchiesta in base a una serie di testimonia­nze e segnalazio­ni ritenute plausibili, in particolar­e si riteneva fosse presente uno scheletro umano completo. Di certo, anche se l’ipotetico responsabi­le è morto, un ritrovamen­to porterebbe a fare chiarezza. A gennaio del 1988 Elena Zecchinato, la prima moglie di Sperotto, si era allontanat­a a piedi da casa per una passeggiat­a nel bosco di Velo. Da quel momento nessuno la vide mai più: venne cercata in Italia e anche in Francia (era di origini francesi), perché si pensò che potesse essere espatriata. L’allevatore si risposò con una ex dirigente delle poste romene a metà anni ‘90, Virginia Mihai, che da poco si era trasferita nel Vicentino. Nell’aprile del 1999 scomparve nel nulla.

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