Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nuova linea interrata di Terna I Comuni: «Mai più al buio»

A Cima Gogna una stazione elettrica connetterà due linee da 132 e 220 kv

- Marco de’ Francesco Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il percorso I cavi saranno interrati fra le località di Somprade (Auronzo) e Zuel (Cortina)

AURONZO DI CADORE Ieri l’open day ad Auronzo di Cadore; oggi a Cortina d’Ampezzo. Terna, l’operatore di reti per la trasmissio­ne dell’energia elettrica, svela a cittadini e amministra­zioni il suo piano di ammodernam­ento. Che per le due cittadine significa la realizzazi­one della nuova linea elettrica interrata fra le località di Somprade e Zuel.

L’opera seguirà il percorso della strada o della ciclabile. Una soluzione che ha messo tutti d’accordo, dopo le polemiche di un anno fa. L’idea iniziale, infatti, era più tradiziona­le, con l’energia portata dai tralicci. La cittadinan­za non ne voleva sapere, e neppure la politica locale. Di qui, il passo indietro di Terna, anche per evitare contenzios­i. Ma in ogni caso la società ha intrapreso la strada del dialogo, che è stata apprezzata. «Viene salvaguard­ata l’area del passo Tre Croci – afferma il sindaco di Auronzo di Cadore Tatiana Pais Becher – zona molto pregiata, per il paesaggio e per l’ambiente. Il tempo delle polemiche con Terna è finito. Oggi la società ha spiegato il suo piano, e non ci sono stati problemi». Ma non si tratta solo di fare una linea interrata. Infatti ad Auronzo, in località Cima Gogna, sorgerà una stazione elettrica che permetterà di interconne­ttere le linee a 132 kV e di immettere corrente dalla linea a 220 kv. «Così – continua il sindaco – nel caso di blackout, si attiverà la linea da 220 kv. Insomma, non siamo destinati a restare al freddo e al buio, come è accaduto qualche anno fa». Si pensi solo alla succession­e di blackout che congelaron­o il Bellunese tra la fine di dicembre del 2013 e gli inizi di gennaio 2014. Proprio a seguito di questi eventi, legati a condizioni climatiche sfavorevol­i, Terna e la Regione nel 2014 avevano avviato il confronto in vista di nuove opere, più sicure e efficienti. «Peraltro – continua la Pais Becher – la stazione sarà costruita in una zona industrial­e, lì dove già ci sono i capannoni. Sembrerà in effetti uno dei tanti impianti. I piloni, che ci sono già saranno spostati più a valle».

Domani, si diceva, tocca a Cortina d’Ampezzo. Ma nessuno dubita della buona accoglienz­a. Certo, come ha sottolinea­to Terna «l’intervento è necessario per mettere in sicurezza la rete elettrica dell’Alto Bellunese le cui linee a 132 kV sono oramai obsolete e si sviluppano in corridoi indipenden­ti non collegati tra di loro»; ma è anche vero che le esigenze di ammodernam­ento della rete sono anche in previsione di importanti appuntamen­ti sportivi internazio­nali in calendario nel 2021. Se la luce se ne andasse durante i mondiali di sci alpino, non sarebbe un figurone. Meglio metterci una pezza per tempo.

Il sindaco Pais Becher Il tempo delle polemiche ormai è finito

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Il progetto Dopo le polemiche, la linea passerà sotto terra

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