Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Siamo stressati» I ferrovieri veneti scioperano

- Di Monica Zicchiero

«Lavoriamo a ritmo continuo, non riusciamo neanche a fare le ferie. C’è chi le ha arretrate dal 2015 e se fossero smaltite, di sicuro salterebbe­ro treni». I ferrovieri del Veneto sciopero per otto ore domani.

VENEZIA Per non creare disagi ai pendolari, i ferrovieri del Veneto incrociano le braccia di domenica e così domani dalle 9 alle 17 sui binari della rete ferroviari­a regionale viaggerann­o solo le Frecce e i treni a lunga percorrenz­a. Disagi in vista, dunque, per turisti e per chi aveva programmat­o gite fuori porta. «Ci spiace, erano dieci anni che non si proclamava uno sciopero ma la misura è colma – spiega il segretario generale della Filt Cgil Renzo Varagnolo – per garantire tutti i servizi, ogni giorno, i macchinist­i e capitreno lavorano a ritmo continuo, non riescono neanche a fare le ferie. C’è chi le ha arretrate dal 2015 e se fossero smaltite, di sicuro salterebbe­ro treni». L’astensione è stata proclamata da tutte le sigle (Cgil, Cisl, Uil, Ugl Trasporti, Fast Ferrovie e Orsa) che reclamano nuove assunzioni perché, spiegano, in organico mancano almeno 40 macchinist­i e 25 capi treno e i 163 colleghi assunti negli ultimi due anni comunque non bastano a coprire i turni dei duecento che nel frattempo sono andati in pensione. «L’organico è così scarso che i nuovi assunti non riescono a fare neanche la formazione – continua Varagnolo – Chi è stato assunto per fare il macchinist­a è continuame­nte impegnato a coprire altre funzioni e non riesce materialme­nte a frequentar­e i corsi per imparare a condurre i treni». Anche il personale di altri settori è sotto pressione e per il 15 dicembre è in vista uno sciopero anche dei dipendenti dell’officina di Mestre. «I problemi non si risolvono senza fare nuove assunzioni – concludono i sindacati – i lavoratori saltano riposi e ferie per garantire il servizio ma l’irresponsa­bilità dell’azienda produce eccessivo carico di lavoro, stress dei lavoratori, non rispetto degli accordi sindacali sui turni e sui riposi».

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