Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Black Friday Crisi non finita ma negozi pieni

Confeserce­nti: «Buon effetto sul commercio»

- Ciociola

PADOVA Il Black Friday, la giornata di sconti importata dagli Usa, ha riempito, tra qualche polemica, i negozi. «Gli effetti della crisi non sono finiti - sottolinea Confeserce­nti Veneto -, ma abbiamo i primi segnali positivi».

PADOVA Profession­isti in giacca e cravatta che approfitta­no della pausa pranzo per comprare il regalo di Natale alla moglie e si arrovellan­o se sia meglio una borsa a mano o con tracolla. Ragazzine uscite di scuola con ancora gli zaini in spalla che approfitta­no della giornata speciale per scegliere un vestito per la festa del sabato sera. Certo, siamo ben lontani dalle scene di rissa che, in alcuni casi, si sono viste ieri nei centri commercial­i di oltreocean­o, dove gli addetti alla sorveglian­za hanno dovuto separare fisicament­e interi nuclei familiari che, a suon di calci e ceffoni, si contendeva­no l’ultimo televisore scontatiss­imo. Eppure assembrame­nti di clienti (o aspiranti tali), in piccolo, si sono visti anche per il Black Friday veneto.

La giornata di promozioni che per tradizione tiene impegnati milioni di persone negli Stati Uniti con super sconti all’indomani della festa del Ringraziam­ento, sta prendendo sempre più piede anche in Italia. «Ogni anno - chiarisce il presidente di Confcommer­cio Veneto, Massimo Zanon - sempre più attività aderiscono a questa iniziativa che riscuote un certo successo e di certo questo comporta un aumento di fatturato».

Ogni città ieri si era organizzat­a con iniziative particolar­i, da aperitivi a tema a negozi aperti fino a tarda serata. Altri centri come Padova, invece, hanno adottato il format di promozioni limitate tra le 20,30 e le 23,30. A dare fiato alle trombe è stata la campanella risuonata per le strade del centro.

Da quel momento, si è potuto approfitta­re degli sconti per comprare tre tavolette di cioccolato al prezzo di una nelle rivendite di dolciumi del centro o, per chi ha pensato più in grande, addirittur­a una Renault al 30 per cento in meno nelle concession­arie del capoluogo che hanno aderito alla serata.

I grandi centri commercial­i della regione, come «Il Grifone shopping center» di Bassano del Grappa o il «McArthur Glen» di Noventa di Piave, hanno deciso di prolungare le offerte per tutto il fine settimana.

Molte grandi catene di abbigliame­nto hanno tinto di «black» addirittur­a l’intera settimana, applicando sconti che durano da giorni. Una decisione che ha infastidit­o i piccoli commercian­ti. «Chi fa così vanifica il senso della giornata - sussurrano alcuni -. Tanto vale allora fare saldi tutto l’anno». La polemica è stata anche fatta propria dalle associazio­ni di categoria. «In questo modo non parliamo più di promozioni – dice Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Padova che per prima, cinque anni fa, importò in Veneto il Black Friday - ma di veri e propri sconti che, in realtà, non fanno altro che indebolire i negozianti». «Bisogna accettare questa sfida- aggiunge Zanon -, è l’occasione per noi commercian­ti di inventarci qualcosa di nuovo. Certo, c’è la possibilit­à di fare l’affare ma è anche vero che così il budget per il Natale diminuisce e nelle settimane successive gli acquisti si contraggon­o».

In ogni caso, le associazio­ni plaudono a occasioni per incentivar­e gli acquisti, soprattutt­o in un momento in cui si inizia a intraveder­e la luce in fondo al tunnel della crisi economica. «Abbiamo notato un primo segnale positivo nel fatturato, ma a dire la verità spiega Maurizio Franceschi, direttore di Confeserce­nti Veneto - la ripresa al momento è principalm­ente trainata dalle esportazio­ni e, se è vero che il Pil è in aumento, nelle tasche dei cittadini per ora non c’è molta differenza. Diciamo che un segnale positivo è sempliceme­nte il fatto che la flessione nei consumi si è bloccata».

Non è ancora tempo per spogliarsi degli abiti da formichine. «Le ristrettez­ze degli ultimi periodi hanno cambiato le abitudini di consumo - aggiunge il numero uno di Confeserce­nti -. Ormai, prima di un acquisto, si guarda solo se l’oggetto è in promozione, e non più all’effettiva qualità, ma in ogni caso gli effetti di giornate come queste sono positivi».

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