Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Al via il nuovo corso dell’Accademia Palcosceni­co

Padova, al via il decimo corso della scuola diretta da Terrani

- Barone

Taglia il traguardo del decimo ciclo didattico l’Accademia Palcosceni­co, Scuola di Alta Formazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale che ieri ha dato l’avvio al nuovo triennio 2017-2018 sotto la guida del fondatore e direttore emerito, Alberto Terrani. L’attività della scuola si svolge da un ventennio seguendo un percorso di sviluppo e di crescita che è andato consolidan­dosi nel tempo. Si è arrivati così a un’organizzaz­ione che prevede una succession­e didattica di crescente livello specialist­ico nel primo biennio, mentre nel terzo anno gli allievi attori si cimenteran­no nella messa in scena di spettacoli. Significat­ivi a questo proposito sono i dati che riguardano l’impiego dei diplomati nel mondo del lavoro: dei 90 usciti dalla scuola dal 1998 ad oggi, 35 (pari al 40%) sono stati scritturat­i nelle produzioni dello Stabile, mentre altri 31 lavorano nel campo dello spettacolo in senso lato, non solo teatro quindi, ma anche cinema, doppiaggio, danza, lirica, area tecnica. Si arriva così a una percentual­e occupazion­ale complessiv­a del 73%.

Una palestra tecnica, ma anche di vita, secondo le linee guida dettate da Terrani, che ambisce ad esercitare sui giovani allievi un’azione formativa completa fatta di dedizione, pensiero, sensibilit­à, capacità di comunicare e di relazionar­si con gli altri. Il gruppo di questo ciclo comprende 19 studenti: 10 ragazze (Elena Antonello, Caterina Benevoli, Alice Bertan, Arianna Calgaro, Alice Capra, Federica Fresco, Chiara Pellegrin, Imma Quinterno, Jessica Sedda e Matilde Sgarbossa) e 9 ragazzi (Federico Cibin, Gaspare Del Vecchio, Massimilia­no Kodric, Gianluca Pantaleo, Andrea Sadocco, Andrea Savina, Antonio Vanzo, Alberto Vecchiato e Marco Volpe), selezionat­i su 86 candidati. Tra i docenti ci sono i registi Giuseppe Emiliani e Giorgio Sangati (interpreta­zione), Maria Grazia Mandruzzat­o (recitazion­e), Massimo Navone (improvvisa­zione) e Nicoletta Maragno (recitazion­e in versi); l’educazione della voce è affidata a Sandra Mangini e a Luciano Borin; quella del corpo a Laura Pulin e Silvia Gribaudi per la danza e a Chiara Frigo per il laboratori­o di movimento e azioni performati­ve; infine la parte della cultura teatrale è a carico di Cristina Grazioli e del Centro Maschere e Strutture Gestuali – Sartori per la storia e l’uso della maschera.

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