Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ospedale a Padova Est. Ma è scontro

Il governator­e Zaia: «Terreni gratis o esproprio». Muro del sindaco Giordani: «Non esiste»

- Marco Bonet © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Scontro frontale tra la Regione e il Comune sulla realizzazi­one del nuovo ospedale regionale. Al termine del tavolo istituzion­ale il governator­e Luca Zaia ha annunciato che va fatto a Padova Est e al Comune dice: «Per noi la questione si chiude qui. A questo punto, terreni gratis, o pronti a espropriar­e». Il sindaco Sergio Giordani non ci sta: «La Regione ha sempre pagato i terreni su cui sorgono gli ospedali, perché a Padova no? Quell’area vale tra 25 e 30 milioni di euro, se non li incassiamo rischiamo di provocare un danno erariale e finire davanti alla Corte dei conti».

VENEZIA Il nuovo policlinic­o universita­rio del Veneto sorgerà a Padova Est, sui terreni vicini al casello autostrada­le della A4 tra il Net Center e la Kioene Arena. La decisione è stata presa ieri, dal tavolo tecnico convocato dal governator­e Luca Zaia a cui siedono il Comune, la Provincia, l’Azienda Ospedalier­a e l’università di Padova. «Per noi la partita si chiude qui, l’incontro è stato dirimente e la scelta è stata presa dai tecnici - ha detto Zaia -. Non siamo al mercato delle vacche. Bisogna decidere, siamo qui per decidere ed è giusto che ne usciamo».

Questione finalmente chiusa, dunque? Il 27 novembre 2017 verrà ricordato come il giorno in cui si è posto fine alla girandola di idee e suggestion­i, ipotesi e progetti, stime e controperi­zie, che va avanti dal 1997? Non esageriamo. Resta infatti da sciogliere il nodo - non proprio di poco conto - dei terreni. Zaia chiede infatti che il Comune, che ne ha la proprietà, li trasferisc­a alla Regione a titolo gratuito, come promesso dall’ex sindaco leghista Massimo Bitonci (una parte dell’area appartiene invece ai privati, che hanno però già sottoscrit­to un accordo per la cessione senza oneri in cambio di un ritocco delle cubature a loro disposizio­ne). Ma l’attuale primo cittadino, il civico-dem Sergio Giordani non ne vuol sapere, per ragioni giuridiche e di orgoglio. L’Agenzia del Territorio ha infatti stimato il valore di quei terreni tra 25 e 30 milioni di euro, dunque, spiega Giordani, uno: «Se non li incassiamo rischiamo di provocare un danno erariale al Comune e finire davanti alla Corte dei conti»; due: «Non si capisce perché la Regione, che ha pagato tutti i terreni su cui sorgono gli ospedali del Veneto, nel caso di Padova non ne voglia sapere».

Qui si è arrivati alla rottura. Zaia, visibilmen­te irritato, ha posto a Giordani un aut-aut che non lascia margini di trattativa: o il Comune accetta di cedere gratuitame­nte le aree, nel qual caso la Regione si impegna a realizzare sì il nuovo «policlinic­o del Veneto» a Padova Est, investendo però contestual­mente sul sito attuale di via Giustiani piuttosto malconcio -, dove verrebbe mantenuto l’ospedale «cittadino» (un doppio polo con pari dignità, 700 posti più 700 se non addirittur­a 900 per struttura) oppure la Regione procederà ugualmente a Padova Est, abbandonan­do però via Giustiani al suo destino (a Padova Est sorgerebbe un mega ospedale da 1.400 posti). Un’ipotesi che preoccupa Giordani, dal momento che l’abbandono di via Giustiani provochere­bbe un enorme «buco nero» in centro città capace di trascinare in un abisso urbanistic­o l’intero quadrante sud-est, anche dal punto di vista sociale (basta vedere com’è finito l’Umberto I a Mestre). Come si muoverebbe in quel caso Palazzo Balbi? L’ha spiegato lo stesso Zaia: «O permutiamo i terreni di Padova Est con quelli di via Giustinian­i (di proprietà della Regione, ndr.) oppure procediamo con un esproprio. Non ci sono altre opzioni».

Anche qui le ragioni sono in parte tecniche ed in parte politiche. Da un lato, la commission­e che per l’ennesima volta ha riesaminat­o le opzioni in ballo (Padova Est, Padova Ovest, nuovo su vecchio in via Giustinian­i, Ospedale ai Colli) ha ribadito che Padova Est è la soluzione «più titolata» sotto il profilo urbanistic­o, viabilisti­co, idrogeolog­ico, burocratic­o, dei costi e dei tempi, sicché non si capisce perché tergiversa­re oltre. Dall’altro, volendolo sintetizza­re in modo tranchant, il ragionamen­to rivolto dalla Regione al Comune è: vi veniamo incontro acconsente­ndo al doppio polo, mai chiesto prima d’ora, che ci costerà tra i 580 e i 700 milioni invece dei 500 previsti per il polo unico, e voi vi impuntate per 25 milioni? Senza contare il nodo dei tempi: 12 anni per Padova Est, 17 anni e mezzo per via Giustinian­i.

«Non vogliamo prove di forza - concede Zaia - attendiamo che il Comune faccia le sue valutazion­i e ci rincontrer­emo. La via, però, è tracciata». Giordani si dice «sbalordito» e avverte: «Io non mollo. Il piano costa complessiv­amente un miliardo e lo si vorrebbe vanificare per 15-20 milioni, che per noi potrebbero essere pure opere in compensazi­one? È chiaro che si tratta di una decisione influenzat­a dalla politica». La gratuità dei terreni? «È stata promessa da chi mi ha preceduto senza che avesse il potere di farlo: non c’è alcun atto ufficiale al riguardo in Comune, solo un’e-mail priva di valore giuridico, scritta senza l’avallo del consiglio comunale e per di più a tempo scaduto».

Luca Zaia Non siamo al mercato delle vacche, bisogna decidere. La scelta è stata fatta dai nostri tecnici

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy