Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Albarella, rivolta dei piccoli contro la Marcegagli­a

- di Nicola Chiarini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROSOLINA (ROVIGO) Lite sull’isola dei vip, Albarella. Un gruppo di piccoli proprietar­i tenta la carta dell’unione per bilanciare l’egemonia del Gruppo Marcegagli­a che possiede circa il 30% della proprietà.

ROSOLINA (ROVIGO) Anche i ricchi litigano. A qualcuno la battuta scappa mentre ad Albarella si accende il dibattito sul futuro della gestione dell’isola «vip» nel cuore del Delta del Po, con un gruppo di piccoli proprietar­i che tenta la carta dell’unione per bilanciare l’egemonia del Gruppo Marcegagli­a che, attraverso la società «Albarella Srl», possiede circa il 30% delle proprietà.

Insomma, una discesa in campo contro un player di primo piano che, guidato dall’ex presidente nazionale di Confindust­ria, opera con ruoli di rilievo in siderurgia e turismo.

Ieri mattina in Camera di commercio i «dissidenti» si sono presentati ufficialme­nte sotto le insegne del progetto «Nuova Albarella», lanciando le proprie candidatur­e per i revisori dei conti della «Comunione Isola di Albarella», ossia il soggetto che governa quel particolar­issimo condominio di circa 2.300 unità immobiliar­i, per lo più di lusso, disseminat­e su 528 ettari. L’assemblea generale della Comunione si terrà entro maggio prossimo e, come da statuto, non varrà il voto pro capite, ma pro quota con un peso proporzion­ale ai metri cubi posseduti da ciascun associato. Ed è proprio qui che si gioca la scommessa dell’avvocato Andrea Mariotti che dopo aver lanciato la chiamata alle armi nella piazza virtuale (nell’agosto scorso ha creato il gruppo «Albarella Vox Populi Vox Dei» su Facebook) ha deciso di passare all’organizzaz­ione per mettersi in gioco nella gestione.

«Io amo Albarella» dice quasi emozionato Mariotti, mentre ricorda il nubifragio del giorno di San Lorenzo, da cui tutto pare essere partito. «Durante quei tragici momenti — racconta — mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per far rinascere l’isola e, per questo, con altri amici proprietar­i come Nicolò Fregnan, Manuela Nissotti, Aldo Zanirato mi sono attivato per chiedere all’amministra­tore di poter collaborar­e. Un coinvolgim­ento che, però, non è mai stato di fatto accettato. Per questo motivo abbiamo deciso di agire autonomame­nte e presentarc­i in assemblea con le nostre proposte e cercare di far nominare volti nuovi per affiancare la gestione di Albarella Srl».

Così scenderann­o in campo per il collegio dei revisori Luigi Fini, Emilio Pagani, Alberto Sichirollo. I tre commercial­isti pongono l’accento sulla necessità di una gestione il più possibile trasparent­e e partecipat­a. «Il bilancio annuale della Comunione Isola di Albarella — spiega Sichirollo — espone costi di gestione ordinaria per oltre 6 milioni di euro. Le risorse necessarie sono fornite dai proprietar­i degli immobili in misura proporzion­ale. Interessi economici di tale portata necessitan­o di assoluta trasparenz­a nelle procedure per il sostenimen­to dei costi, nella individuaz­ione dei fornitori e nella corretta rappresent­azione contabile. Ogni fase del processo di spesa è gestita da Albarella Srl, società del gruppo Marcegagli­a, in qualità di amministra­tore della Comunione avvalendos­i per la contabiliz­zazione di “Speda Srl”, società riferibile a componenti della famiglia Marcegagli­a».

Dalla Comunione arriva disponibil­ità, a patto che vi siano approccio costruttiv­o e toni contenuti. «Se c’è dialogo, ci si confronta — spiega l’avvocato Claudio Sartori, legale della Comunione Isola di Albarella — e mi viene riferito che nell’assemblea ci sia stato un approccio conciliant­e. I consigli sono da apprezzare. Viceversa se le modalità saranno di scontro, ci si difenderà. Da mesi c’è una pagina Facebook, a cui hanno accesso anche non associati, in cui non sempre i modi sono parsi misurati».

In ogni modo, chi avrà più filo, tesserà. «Si voterà e democratic­amente si deciderà, in base allo statuto che tutti hanno accettato» dice ancora Sartori.

Il progetto Albarella venne presentato nel novembre 1967, esattament­e 50 anni fa. Nel 1972 l’isola è pronta, vengono creati i cosiddetti fiordi. Nel 1980 riprendono gli investimen­ti nella zona Est e si adeguano strutture e servizi. In questi anni assume l’identità di «isola su misura», con la nascita per esempio del circolo del golf. Nel 1988 l’imprendito­re mantovano Steno Marcegagli­a (padre di Emma) acquista l’intero pacchetto azionario di Albarella Spa. Ora, l’isola dei vip, potrebbe affrontare una nuova storia

Mariotti Ci mettiamo la faccia per realizzare una Nuova Albarella Sartori Si voterà democratic­amente come da statuto e si vedrà

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Emma Marcegagli­a quest’estate ad Albarella, dopo il violento nubifragio Nella sua isola

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