Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Albarella, rivolta dei piccoli contro la Marcegaglia
ROSOLINA (ROVIGO) Lite sull’isola dei vip, Albarella. Un gruppo di piccoli proprietari tenta la carta dell’unione per bilanciare l’egemonia del Gruppo Marcegaglia che possiede circa il 30% della proprietà.
ROSOLINA (ROVIGO) Anche i ricchi litigano. A qualcuno la battuta scappa mentre ad Albarella si accende il dibattito sul futuro della gestione dell’isola «vip» nel cuore del Delta del Po, con un gruppo di piccoli proprietari che tenta la carta dell’unione per bilanciare l’egemonia del Gruppo Marcegaglia che, attraverso la società «Albarella Srl», possiede circa il 30% delle proprietà.
Insomma, una discesa in campo contro un player di primo piano che, guidato dall’ex presidente nazionale di Confindustria, opera con ruoli di rilievo in siderurgia e turismo.
Ieri mattina in Camera di commercio i «dissidenti» si sono presentati ufficialmente sotto le insegne del progetto «Nuova Albarella», lanciando le proprie candidature per i revisori dei conti della «Comunione Isola di Albarella», ossia il soggetto che governa quel particolarissimo condominio di circa 2.300 unità immobiliari, per lo più di lusso, disseminate su 528 ettari. L’assemblea generale della Comunione si terrà entro maggio prossimo e, come da statuto, non varrà il voto pro capite, ma pro quota con un peso proporzionale ai metri cubi posseduti da ciascun associato. Ed è proprio qui che si gioca la scommessa dell’avvocato Andrea Mariotti che dopo aver lanciato la chiamata alle armi nella piazza virtuale (nell’agosto scorso ha creato il gruppo «Albarella Vox Populi Vox Dei» su Facebook) ha deciso di passare all’organizzazione per mettersi in gioco nella gestione.
«Io amo Albarella» dice quasi emozionato Mariotti, mentre ricorda il nubifragio del giorno di San Lorenzo, da cui tutto pare essere partito. «Durante quei tragici momenti — racconta — mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per far rinascere l’isola e, per questo, con altri amici proprietari come Nicolò Fregnan, Manuela Nissotti, Aldo Zanirato mi sono attivato per chiedere all’amministratore di poter collaborare. Un coinvolgimento che, però, non è mai stato di fatto accettato. Per questo motivo abbiamo deciso di agire autonomamente e presentarci in assemblea con le nostre proposte e cercare di far nominare volti nuovi per affiancare la gestione di Albarella Srl».
Così scenderanno in campo per il collegio dei revisori Luigi Fini, Emilio Pagani, Alberto Sichirollo. I tre commercialisti pongono l’accento sulla necessità di una gestione il più possibile trasparente e partecipata. «Il bilancio annuale della Comunione Isola di Albarella — spiega Sichirollo — espone costi di gestione ordinaria per oltre 6 milioni di euro. Le risorse necessarie sono fornite dai proprietari degli immobili in misura proporzionale. Interessi economici di tale portata necessitano di assoluta trasparenza nelle procedure per il sostenimento dei costi, nella individuazione dei fornitori e nella corretta rappresentazione contabile. Ogni fase del processo di spesa è gestita da Albarella Srl, società del gruppo Marcegaglia, in qualità di amministratore della Comunione avvalendosi per la contabilizzazione di “Speda Srl”, società riferibile a componenti della famiglia Marcegaglia».
Dalla Comunione arriva disponibilità, a patto che vi siano approccio costruttivo e toni contenuti. «Se c’è dialogo, ci si confronta — spiega l’avvocato Claudio Sartori, legale della Comunione Isola di Albarella — e mi viene riferito che nell’assemblea ci sia stato un approccio conciliante. I consigli sono da apprezzare. Viceversa se le modalità saranno di scontro, ci si difenderà. Da mesi c’è una pagina Facebook, a cui hanno accesso anche non associati, in cui non sempre i modi sono parsi misurati».
In ogni modo, chi avrà più filo, tesserà. «Si voterà e democraticamente si deciderà, in base allo statuto che tutti hanno accettato» dice ancora Sartori.
Il progetto Albarella venne presentato nel novembre 1967, esattamente 50 anni fa. Nel 1972 l’isola è pronta, vengono creati i cosiddetti fiordi. Nel 1980 riprendono gli investimenti nella zona Est e si adeguano strutture e servizi. In questi anni assume l’identità di «isola su misura», con la nascita per esempio del circolo del golf. Nel 1988 l’imprenditore mantovano Steno Marcegaglia (padre di Emma) acquista l’intero pacchetto azionario di Albarella Spa. Ora, l’isola dei vip, potrebbe affrontare una nuova storia
Mariotti Ci mettiamo la faccia per realizzare una Nuova Albarella Sartori Si voterà democraticamente come da statuto e si vedrà