Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Fortezza Europa, crediti agli avvocati Polemica a Verona

- Enrico Presazzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VERONA L’appuntamen­to è per giovedì sera nella sala convegni dell’Ater, a San Zeno. Ma i fuochi d’artificio delle polemiche sono stati già esplosi alla vigilia con tanto di lettere e appelli al presidente provincial­e dell’Ordine degli avvocati, Alessandro Rigoli: «Revochi quell’accreditam­ento».

A sollevare le proteste, è stata la nota a piè di pagina pubblicata sulla locandina dell’evento organizzat­o dall’associazio­ne Fortezza Europa (e patrocinat­o dal Comune): «Per gli iscritti all’Ordine, la partecipaz­ione consente di acquisire n.1 crediti formativi in materia di diritto penale». Meglio un passo indietro per cercare di inquadrare la vicenda: sul palco quella sera saliranno i fratelli Nicolò e Marco Petrali, autori del libro «Legittima difesa. La vera storia di una rapina finita nel sangue», dedicato alla vicenda giudiziari­a di loro padre Giovanni, assolto dopo 10 anni dall’accusa di aver sparato e ucciso un bandito che aveva tentato di rapinare la sua tabaccheri­a nel Milanese.

Accanto a loro, oltre al vicesindac­o Lorenzo Fontana e al consiglier­e comunale della Lega Vito Comencini, il consiglier­e comunale e avvocato penalista Andrea Bacciga, vicino all’associazio­ne Fortezza Europa che ha organizzat­o la serata. «Alle disgrazie non c’è mai fine: l’Ordine degli avvocati al fianco dell’estrema destra», attacca il comitato di cittadini antifascis­ti «Verona 17 dicembre» ricordando che ”Fortezza Europa” era il termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich per indicare l’Europa continenta­le sottoposta al predominio politico-militare della Germania nazista». Secca la replica del presidente dell’associazio­ne Emanuele Tesauro: «La nostra associazio­ne non si occupa di storia e il nome stesso è stato scelto da un’esigenza di esprimere i concetti di identità e di difesa da un’ondata migratoria che rischia di sfigurare la fisionomia delle nostre terre e le radici della nostra tradizione». Parole che non convincono un gruppo di legali che ha scritto al presidente dell’Ordine per chiedere la revoca dell’accreditam­ento: «Vanno considerat­i contenuti e modalità di strutturaz­ione dell’evento, nonché la qualifica dei soggetti e la natura delle associazio­ni coinvolte, per valutare se l’evento abbia un valido contenuto formativo sotto il profilo giuridico, tale da meritare l’accreditam­ento». Ma il presidente Rigoli non vuole fare marcia indietro: «”Accreditar­e” un evento significa riconoscer­e la sussistenz­a di contenuto giuridico dell’evento formativo e non “dare credito” al soggetto, chiunque esso sia, che lo propone o lo organizza» precisa in una nota.

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Formazione crediti a destra

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