Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sì al nuovo gigante del commercio 38.000 metri quadri e cento negozi

Due Carrare, Deda Srl detta i tempi: dimensioni da “Nave de vero”, cento negozi e due anni per iniziare

- di Roberta Polese

DUE CARRARE (PADOVA) «Non farei una gara con Adigeo o la Nave de Vero, ma le dimensioni saranno simili». È questa è la risposta che Rodolfo Cetera dà quando gli si chiede se il centro commercial­e di Due Carrare sarà il più grande del Veneto: «Di certo si può dire che sarà il più bello e innovativo». Sarà la sua Deda srl, con sede a Padova, a realizzarl­o. Le carte sono sul tavolo, l’iter è avviato, ma per la prima pietra, stando agli esperti, bisognerà attendere almeno un anno e mezzo, forse due.

Certo il «bello e l’innovativo» interessa poco ai commercian­ti, residenti, alle associazio­ni ambientali­ste e alle categorie che in pochi giorni hanno raccolto 8000 firme contro il centro commercial­e che sorgerà a poche centinaia di metri dal castello del Catajo e ai piedi del Parco dei Colli Euganei. Il fatto che la strada che ha portato a questo risultato sia stata tracciata da oltre vent’anni, e che oggi si arrivi a una sua inevitabil­e conclusion­e, interessa poco a tutti quelli che con fischietti e bandiere protestano contro la colata di cemento che calerà inevitabil­mente tra la statale Adriatica e l’autostrada A13. Le dimensioni saranno imponenti: 38.500 metri quadri di superficie massima coperta, una superficie di vendita di 30.500 metri quadri, 58.000 metri quadri di parcheggi, cui sono collegati anche 47.000 metri quadri di piste da gioco, percorsi vita, giostrine, forse anche dei laghetti.

L’altezza sarà di 12 metri (era stata l’ex amministra­zione comunale ad alzare le quote, che inizialmen­te erano fissate a 9). In totale la metratura è di 433mila metri cubi di, disposti su due piani. Dentro troveranno posto 100 negozi (ad Adigeo e Nave de Vero ce ne sono di più, ma qui ci saranno aree più grandi per il pubblico).

Due giorni fa durante un movimentat­o consiglio comunale a Due Carrare, è stato presentato il piano degli interventi, ovvero l’accordo pubblico-privato che mettere nero su bianco le prime concrete prescrizio­ni date dal Comune a Deda srl: un terrapieno dovrebbe nascondere la costruzion­e alla vista dal castello del Catajo, percorsi d’acqua, pedonali e ciclabili dovrebbero renderlo meno impattante. Ma i commercian­ti sono su tutte le furie perché ritengono che il commercio già in crisi in zona riceverà un colpo mortale. Intanto, però, c’è tempo. Ci sono 60 giorni per deduzioni e controdedu­zioni, poi verrà presentato il progetto vero e proprio (quello sul rendering è solo un «concept»), che passerà alla Provincia per la Valutazion­e di impatto ambientale e alla Regione per la Valutazion­e ambientale strategica.

Per vederlo realizzato ci vorranno 4 anni. Poco, se si pensa che il progetto iniziale nasce più di 20 anni fa, quando Due Carrare non c’era ancora, divisa all’epoca in Carrara San Giorgio e Carrara santo Stefano.

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