Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Allarme volontari: «Soldi e giovani a picco»
Le associazioni: «Crollati i finanziamenti. E gli Under 30 non aderiscono più». I 20 anni del Centro Servizi
TREVISO Senza volontariato i Comuni (e non solo) sarebbero in grossa difficoltà: il mondo della solidarietà trevigiana muove centinaia di migliaia di euro ed è fondamentale per garantire servizi alle fasce più in difficoltà come bambini, anziani e disabili quando i contributi pubblici subiscono tagli continui. Il Centro Servizi Volontariato festeggia vent’anni nella Marca ma registra numeri in calo: crollano gli stanziamenti delle fondazioni bancarie e di conseguenza il numero dei progetti finanziati, mentre si alza sempre più l’età degli iscritti, ormai quasi tutti Over 45. «I giovani hanno altro da fare, hanno altre priorità» scuote la testa il presidente Alberto Franceschini. «La loro presenza sarebbe importante». Da Ca’ Sugana parte allora un invito a formalizzare in due punti un aiuto al territorio: il rilancio dell’albo del volontariato e il servizio civile obbligatorio. «Sarei favorevole al progetto nazionale – sottolinea l’assessore al sociale Roberto Grigoletto -. Va nella direzione giusta, di sensibilizzare e stimolare una cultura dell’altruismo, con un mese di servizio obbligatorio. Un dono alla comunità».
Nella Marca sono 9.500 i volontari attivi in 350 associazioni (450 sono quelle iscritte nel registro regionale), che ne fanno una delle province più generose e solidali d’Italia. In vent’anni il volontariato trevigiano ha ricevuto quasi 9 milioni di euro, a finanziare 1.610 progetti sul territorio, ma il crollo delle cifre devolute dalle fondazioni bancarie non può passare inosservato: nel 2009 lo stanziamento sul territorio era di 914 mila euro, nel 2012 era sceso a 491, nel 2017 la cifra è stata di 230 mila euro. Effetto della crisi degli istituti di credito, della flessione dei proventi e dei dividendi. E come si fa a continuare a lavorare se i fondi sono più che dimezzati di anno in anno? «Contenendo i costi, a partire dall’affitto delle sedi che abbiamo tagliato – spiega il presidente -. Abbiamo favorito il part-time del personale ed evitato le ricadute negative. La situazione è sempre più pesante, in Veneto abbiamo accantonato avanzi per 6 milioni, ci auguriamo che tornino al territorio. Adesso però basta erogazioni a pioggia, i Comuni premino le associazioni che lavorano bene». Il futuro mette in allerta le associazioni su diverse tematiche: «La ludopatia diventa sempre più un’emergenza e stiamo già collaborando con le istituzioni, e poi l’assistenza agli anziani a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione e gli interventi nelle scuole» elenca Franceschini.
I luoghi scelti per celebrare il ventennale sono Palazzo Giacomelli (ore 14.30) con la presentazione del volume dedicato al Csv, e piazza Santa Maria dei Battuti (ore 16) con musica, cori e performance teatrali: appuntamento sabato pomeriggio.