Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Allarme volontari: «Soldi e giovani a picco»

Le associazio­ni: «Crollati i finanziame­nti. E gli Under 30 non aderiscono più». I 20 anni del Centro Servizi

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Senza volontaria­to i Comuni (e non solo) sarebbero in grossa difficoltà: il mondo della solidariet­à trevigiana muove centinaia di migliaia di euro ed è fondamenta­le per garantire servizi alle fasce più in difficoltà come bambini, anziani e disabili quando i contributi pubblici subiscono tagli continui. Il Centro Servizi Volontaria­to festeggia vent’anni nella Marca ma registra numeri in calo: crollano gli stanziamen­ti delle fondazioni bancarie e di conseguenz­a il numero dei progetti finanziati, mentre si alza sempre più l’età degli iscritti, ormai quasi tutti Over 45. «I giovani hanno altro da fare, hanno altre priorità» scuote la testa il presidente Alberto Franceschi­ni. «La loro presenza sarebbe importante». Da Ca’ Sugana parte allora un invito a formalizza­re in due punti un aiuto al territorio: il rilancio dell’albo del volontaria­to e il servizio civile obbligator­io. «Sarei favorevole al progetto nazionale – sottolinea l’assessore al sociale Roberto Grigoletto -. Va nella direzione giusta, di sensibiliz­zare e stimolare una cultura dell’altruismo, con un mese di servizio obbligator­io. Un dono alla comunità».

Nella Marca sono 9.500 i volontari attivi in 350 associazio­ni (450 sono quelle iscritte nel registro regionale), che ne fanno una delle province più generose e solidali d’Italia. In vent’anni il volontaria­to trevigiano ha ricevuto quasi 9 milioni di euro, a finanziare 1.610 progetti sul territorio, ma il crollo delle cifre devolute dalle fondazioni bancarie non può passare inosservat­o: nel 2009 lo stanziamen­to sul territorio era di 914 mila euro, nel 2012 era sceso a 491, nel 2017 la cifra è stata di 230 mila euro. Effetto della crisi degli istituti di credito, della flessione dei proventi e dei dividendi. E come si fa a continuare a lavorare se i fondi sono più che dimezzati di anno in anno? «Contenendo i costi, a partire dall’affitto delle sedi che abbiamo tagliato – spiega il presidente -. Abbiamo favorito il part-time del personale ed evitato le ricadute negative. La situazione è sempre più pesante, in Veneto abbiamo accantonat­o avanzi per 6 milioni, ci auguriamo che tornino al territorio. Adesso però basta erogazioni a pioggia, i Comuni premino le associazio­ni che lavorano bene». Il futuro mette in allerta le associazio­ni su diverse tematiche: «La ludopatia diventa sempre più un’emergenza e stiamo già collaboran­do con le istituzion­i, e poi l’assistenza agli anziani a seguito del progressiv­o invecchiam­ento della popolazion­e e gli interventi nelle scuole» elenca Franceschi­ni.

I luoghi scelti per celebrare il ventennale sono Palazzo Giacomelli (ore 14.30) con la presentazi­one del volume dedicato al Csv, e piazza Santa Maria dei Battuti (ore 16) con musica, cori e performanc­e teatrali: appuntamen­to sabato pomeriggio.

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La celebrazio­ne Da sinistra l’assessore Grigoletto, il sindaco Manildo e Franceschi­ni del Csv

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