Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Via al concordato, Sile Caldaie scampa la chiusura

Accordo con i sindacati: tagliati 17 posti (con incentivi alla mobilità). «L’azienda può riprenders­i»

- Gianni Favero © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CASIER Riprende ossigeno Sile Caldaie. Lo storico marchio dei sistemi per il riscaldame­nto di Casier, ora posseduto da Basitaly, ha ottenuto il via libera per seguire un percorso di concordato in continuità e proseguire con l’attività, sia pure a scartament­o ridotto, cercando al tempo stesso di ristruttur­are il debito. La procedura, che ha lo scopo di evitare il fallimento e con esso la sparizione dell’impresa, è stata resa possibile da un accordo con i sindacati grazie al quale il rapporto con i dipendenti viene ricomposto. I lavoratori diretti scendono da 47 a 30, i 17 in esubero saranno incentivat­i alla mobilità volontaria e la produzione continuerà sotto la gestione di un Commissari­o giudiziale, già attribuito all’azienda dal tribunale fallimenta­re di Treviso nel maggio scorso.

I conti che Basitaly aveva presentato ai magistrati, del resto, parlavano da soli. A fronte di un fatturato di una decina di milioni con una marginalit­à lorda di circa 500 mila euro, l’azienda soffriva di un evidente squilibrio fra un capitale di poco più di due milioni e più di 11 di stato passivo. Quadro perciò insostenib­ile nonostante un consenso sul mercato del prodotto che, pur rendendosi ora necessario un nuovo piano industrial­e, sarebbe stato uno spreco disperdere. «Abbiamo fatto tutto il possibile – ha detto ieri Manuel Moretto, della Fiom Cgil di Treviso - per dare continuità produttiva e creare i presuppost­i per una fase di rilancio del marchio. L’accordo considera la salvaguard­ia del mag- gior numero possibile di posti di lavoro, le garanzie salariali, gli incentivi all’esodo da erogare in tempi contenuti, gli ammortizza­tori sociali da attivare fino al diritto di precedenza dei dipendenti licenziati in un’eventuale necessità di nuove assunzioni».

All’individuaz­ione del punto d’intesa fra azienda e sindacato ha contribuit­o la mediazione di Unindustri­a Treviso che ieri ha sottolinea­to come l’accordo permetta di «superare le voci di allarme diffuse nei giorni scorsi. L’azienda – fa presente l’associazio­ne imprendito­riale – non ha mai fermato la propria attività, continuand­o a ricevere il sostegno di fornitori, clienti e collaborat­ori».

La Fiom Cgil «Fatto tutto il possibile, ora ci sono concreti presuppost­i per il rilancio del marchio»

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In agitazione La sede di Sile Caldaie, a Casier. L’azienda impiega 47 persone, ma scenderà a 30 in attesa del rilancio. La produzione non è mai cessata

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