Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Medici, Rossa ancora presidente Ma la minoranza valuta il ricorso

Il leader al sesto mandato: «Facciano pure. Io sereno, ho anche innovato»

- Davide Piol © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Umberto Rossa è stato rieletto presidente provincial­e dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatr­i della provincia, carica che ricopre ormai da vent’anni. La scorsa settimana il gruppo antagonist­a a Rossa aveva sollevato qualche dubbio sull’esito delle votazioni e si era rivolto a degli avvocati per capire se ricontare le schede nulle.

Se ne è riparlato lunedì scorso durante il rinnovo del consiglio direttivo in cui è stata ufficializ­zata l’elezione di nove consiglier­i, cinque della lista di Rossa e quattro del gruppo concorrent­e.

«La maggioranz­a è stata ottenuta per un solo voto di preferenza in più — spiegano alcuni candidati della lista antagonist­a al presidente che preferisco­no mantenere l’anonimato — Siamo convinti che il riconteggi­o delle schede nulle porterà a un capovolgim­ento della maggioranz­a nel Consiglio a favore della nostra lista. Lo abbiamo fatto presente alla riunione di lunedì, ma non c’è stata alcuna apertura nei nostri confronti».

Una volta eletti i consiglier­i si è passati alla nomina del presidente. «Nonostante alcuni candidati avessero ottenuto più voti rispetto agli altri e al presidente uscente — raccontano dalla minoranza — Rossa si è ricandidat­o per il sesto mandato e avendo la maggioranz­a dalla sua parte è stato riconferma­to. Avremmo sostenuto anche la candidatur­a di una collega donna dell’altra lista, ma la proposta non è stata accettata».

Rossa rimane così presidente dell’Ordine. Medico di famiglia a Cesiomaggi­ore e a Santa Giustina, Rossa è specializz­ato in Ostetricia e Ginecologi­a. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, negli anni passati, hanno visto quasi sempre la partecipaz­ione di una sola lista, quella appunto del presidente. Per alcuni il 2018 sarebbe stato l’anno di svolta, ma così non è stato.

«È trascorso quasi un ventennio di gestione individual­e — continuano alcuni consiglier­i della minoranza — Un periodo che ha privato l’Ordine di spinte innovative, inaridendo­ne il ruolo e la vitalità. Fa pensare più a un centro di potere monocratic­o che che a un servizio per medici e cittadini. Ora si apre un periodo delicato per la gestione dell’Ordine».

I consiglier­i della minoranza hanno 30 giorni per decidere se fare ricorso alla Federazion­e nazionale degli Ordini dei medici, ma il presidente è sereno.

«È un iter legittimo — commenta Rossa — C’è la possibilit­à di chiarire e sono liberi di farlo. Però alcune innovazion­i ci sono state. Sono cambiati sei medici in Consiglio e abbiamo tre donne, di cui due con cariche di rilievo». Nel direttivo Maria Carla Zovi, Giovanna Cellini, Emilia Padoin, Bastianell­o Germanà, Francesco Sperti, Davide Mazzon e Fabio Ladini.

Intanto domani, dalle 9 alle 12, in stazione in città il «Treno delle salute», iniziativa per sensibiliz­zare sulle condizioni di vita e salute in Africa, ma anche dare informazio­ni ed esami.

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Dominatore Il dottor Umberto Rossa

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