Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Medici, Rossa ancora presidente Ma la minoranza valuta il ricorso
Il leader al sesto mandato: «Facciano pure. Io sereno, ho anche innovato»
BELLUNO Umberto Rossa è stato rieletto presidente provinciale dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia, carica che ricopre ormai da vent’anni. La scorsa settimana il gruppo antagonista a Rossa aveva sollevato qualche dubbio sull’esito delle votazioni e si era rivolto a degli avvocati per capire se ricontare le schede nulle.
Se ne è riparlato lunedì scorso durante il rinnovo del consiglio direttivo in cui è stata ufficializzata l’elezione di nove consiglieri, cinque della lista di Rossa e quattro del gruppo concorrente.
«La maggioranza è stata ottenuta per un solo voto di preferenza in più — spiegano alcuni candidati della lista antagonista al presidente che preferiscono mantenere l’anonimato — Siamo convinti che il riconteggio delle schede nulle porterà a un capovolgimento della maggioranza nel Consiglio a favore della nostra lista. Lo abbiamo fatto presente alla riunione di lunedì, ma non c’è stata alcuna apertura nei nostri confronti».
Una volta eletti i consiglieri si è passati alla nomina del presidente. «Nonostante alcuni candidati avessero ottenuto più voti rispetto agli altri e al presidente uscente — raccontano dalla minoranza — Rossa si è ricandidato per il sesto mandato e avendo la maggioranza dalla sua parte è stato riconfermato. Avremmo sostenuto anche la candidatura di una collega donna dell’altra lista, ma la proposta non è stata accettata».
Rossa rimane così presidente dell’Ordine. Medico di famiglia a Cesiomaggiore e a Santa Giustina, Rossa è specializzato in Ostetricia e Ginecologia. Le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, negli anni passati, hanno visto quasi sempre la partecipazione di una sola lista, quella appunto del presidente. Per alcuni il 2018 sarebbe stato l’anno di svolta, ma così non è stato.
«È trascorso quasi un ventennio di gestione individuale — continuano alcuni consiglieri della minoranza — Un periodo che ha privato l’Ordine di spinte innovative, inaridendone il ruolo e la vitalità. Fa pensare più a un centro di potere monocratico che che a un servizio per medici e cittadini. Ora si apre un periodo delicato per la gestione dell’Ordine».
I consiglieri della minoranza hanno 30 giorni per decidere se fare ricorso alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ma il presidente è sereno.
«È un iter legittimo — commenta Rossa — C’è la possibilità di chiarire e sono liberi di farlo. Però alcune innovazioni ci sono state. Sono cambiati sei medici in Consiglio e abbiamo tre donne, di cui due con cariche di rilievo». Nel direttivo Maria Carla Zovi, Giovanna Cellini, Emilia Padoin, Bastianello Germanà, Francesco Sperti, Davide Mazzon e Fabio Ladini.
Intanto domani, dalle 9 alle 12, in stazione in città il «Treno delle salute», iniziativa per sensibilizzare sulle condizioni di vita e salute in Africa, ma anche dare informazioni ed esami.