Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il papà di Eleonora: «Rifarei tutto, l’assoluzione ce l’aspettavamo»
Lino Bottaro: «Io e mia moglie assolti? Non siamo stupidi: il suo no alla chemio fu una scelta informata»
VENEZIA «Abbiamo agito correttamente, nel rispetto della legge. È andata come doveva andare, com’era giusto...». Lino Bottaro commenta così la decisione del giudice di Padova, che venerì ha prosciolto lui e sua moglie dall’accusa più pesante che si possa rivolgere a un genitore: l’omicidio colposo della figlia Eleonora, morta dopo il rifiuto della chemio.
VENEZIA «Il giudice ha detto che “il fatto non sussiste”. Non c’è altro da aggiungere: abbiamo agito correttamente, nel rispetto della Legge. È andata come doveva andare, com’era giusto...».
Lino Bottaro ha la voce triste. È stanco, dice, di leggere falsità sul conto della sua famiglia.
Di certo, c’è che venerdì il giudice di Padova ha prosciolto lui e sua moglie dall’accusa più pesante che si possa rivolgere a un genitore: l’omicidio (colposo) della figlia.
Eleonora aveva 17 anni quando scoprì di soffrire di leucemia. Morì un anno dopo, nell’agosto del 2016, rifiutando in tutti i modi di sottoporsi a chemioterapia. Per la procura, erano stati mamma e papà - seguaci delle teorie del medico (radiato) Ryke Geerd Hamer - a spingerla a diffidare dalle cure, facendola crescere in un ambiente pervaso di fake news e teorie antiscientifiche.
Nelle ultime ore, sui social c’è perfino chi descrive lei e sua moglie come i nuovi paladini dalla libertà di cura. Che ne pensa?
«Non vogliamo essere un modello per altre persone. Siamo due genitori che hanno agito con il cuore, rispettando integralmente la volontà della propria figlia. Se poi, in futuro, qualcuno potrà ricavare qualcosa di utile da questa vicenda, meglio così...».
Siete stati prosciolti da ogni accusa. Ma non sembra felice.
«Non è cambiato nulla. Sono sempre stato sereno, fin da quando ho scoperto che la procura aveva deciso di metterci sotto inchiesta: avevo la coscienza a posto, sapevo di non aver plagiato mia figlia. Si trattava solo di sopportare, e la verità sarebbe emersa. Il giudice si è dimostrato corretto. Invece i giornali hanno scritto tante balle, a cominciare dal fatto che, alla lettura della sentenza, io e mia moglie saremmo scoppiati a piangere in aula per poi abbracciarci. Non è vero, semplicemente perché non avevamo motivo di festeggiare: non ci è stato regalato nulla, era semplicemente la decisione che sapevamo sarebbe arrivata».
Crede che il giudice abbia tenuto conto della vostra buona fede?
«Non è così: ridurre tutto a questo - a due genitori che hanno sbagliato in buona fede, per stupidità o ignoranza - è vergognoso e non rispecchia la verità messa nero su bianco dalla sentenza. La nostra è stata una scelta corretta, e tornando indietro rifarei ogni cosa perché quella era la volontà di
La studentessa
Eleonora Bottaro è morta il 29 agosto del 2016. Aveva 18 anni mia figlia. Anzi, ripensandoci forse io e mia moglie siamo stati troppo leali, rispettosi. Ora sarei meno titubante nell’allontanare tutte le tremende pressioni che arrivavano dall’esterno e che mia figlia fu costretta a subire».
Ma Eleonora, rinunciando alla chemio, è morta…
«Quella mia, di mia moglie e, soprattutto, di Eleonora, è stata una scelta informata, presa dopo aver studiato a lungo le varie teorie per sconfiggere la leucemia. Mia figlia era intelligente, molto matura: dopo tutte quelle nostre ricerche ha deciso di seguire l’intero protocollo sanitario, le cure cortisoniche e ciò che dicevano i medici. Soltanto, ha rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia perché persuasa dell’alto tasso di insuccesso di questa tecnica. Ne era profondamente convinta, al punto di comunicare la scelta alle amiche, ai professori, ai giudici. Come genitori dovevamo rispettarne la volontà».
Ora qualcuno tenterà di strumentalizzare questa sentenza, trasformandola in una vittoria della medicina alternativa professata da Hamer...
«Come ho sempre detto, Ryke Geerd Hamer non ha mai imposto dei metodi di cura, ha solo indicato le leggi biologiche che regolano la salute dell’individuo e che sono note da sempre, adottate fin dai tempi degli sciamani. Ciascuno è libero di crederci o meno, ma resta il fatto che Hamer non c’entra con la morte di Eleonora nè con tutto ciò che ne è seguito».
Lino Bottaro Il giudice ha detto che “il fatto non sussiste”. Agimmo correttamente, nel rispetto della Legge. È andata come doveva andare, com’era giusto...