Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il bosco come impresa De Menech: «Sarà fonte di ricchezza»
BELLUNO Ha guadagnato spazio con l’incuria degli ultimi decenni, ma vale poco o niente. O meglio: valeva poco o niente. Perché una nuova legge promette di renderlo remunerativo. Il bosco torna ad essere centrale in un contesto economico. «E ciò è di enorme rilievo per noi – chiarisce il deputato del Pd Roger De Menech – visto che il Bellunese è un territorio montano e ricoperto di foreste. In provincia ci sono 200mila ettari di bosco, pari a metà delle aree boschive del Veneto. Il bosco nella nostra provincia copre circa il 61 per cento della superficie. Stiamo parlando di un inestimabile patrimonio di biodiversità e paesaggio, ma anche fonte di benessere, salute e ricchezza per l’intera filiera bosco-legno-prodotti forestali, legnosi e non, attraverso una gestione attiva sostenibile e responsabile. Peraltro, nel Bellunese ci sono zone, come il Cansiglio, che storicamente costituivano il bosco della Repubblica Serenissima».
Ma cosa dice la nuova legge forestale, approvata giorni fa dal Consiglio dei ministri? «Per la prima volta – continua De Menech – è stata redatta una legge quadro nazionale. Ogni regione mantiene una certa autonomia gestionale, ma all’interno di parametri fissati dalla legge. Accade che da noi, per esempio, manca completamente una filiera, dalla manutenzione del bosco sino alla vendita dei prodotti. Per questo, per un proprietario, pubblico o provato, avere un bosco non è un grande affare. Con questa legge si cerca di cambiare del tutto lo stato delle cose». E come si fa? «Appunto – continua De Menech si intende creare una filiera. Partendo dalla manutenzione del bosco. Il bosco ben tenuto diventa un valore che produce legno e biomasse, per esempio. Poi si tratta di favorire la trasformazione dei prodotti». Inoltre ci sono altri vantaggi. «Si pensi agli incendi accaduti questa estate in mezza Italia – continua De Menech –: è probabile che un bosco curato sia meno suscettibile di catastrofi di questo genere. Dal momento che è frequentato da persone che intendono valorizzarlo, anche dal punto di vista economico, è meno accessibile da malintenzionati. E poi, la minor quantità di materiale a terra rende meno probabili gli incendi spontanei».
E c’è un’altra novità. «Il ministero dell’Ambiente – afferma il deputato – quantificherà il valore del bosco in termini di capacità di ridurre gli inquinanti. Il bosco, cioè, avrà un valore intrinseco, anche economico. Viene messo a sistema e remunerato, e ciò a vantaggio dei proprietari, pubblici o privati, che godranno di una plus-valenza». Peraltro la legge detta principi innovativi per facilitare e incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccolissime. «Con la nuova legge – termina De Menech – il bosco non sarà solo un patrimonio da contemplare, ma da gestire con efficacia».