Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il bosco come impresa De Menech: «Sarà fonte di ricchezza»

- Marco de’ Francesco

BELLUNO Ha guadagnato spazio con l’incuria degli ultimi decenni, ma vale poco o niente. O meglio: valeva poco o niente. Perché una nuova legge promette di renderlo remunerati­vo. Il bosco torna ad essere centrale in un contesto economico. «E ciò è di enorme rilievo per noi – chiarisce il deputato del Pd Roger De Menech – visto che il Bellunese è un territorio montano e ricoperto di foreste. In provincia ci sono 200mila ettari di bosco, pari a metà delle aree boschive del Veneto. Il bosco nella nostra provincia copre circa il 61 per cento della superficie. Stiamo parlando di un inestimabi­le patrimonio di biodiversi­tà e paesaggio, ma anche fonte di benessere, salute e ricchezza per l’intera filiera bosco-legno-prodotti forestali, legnosi e non, attraverso una gestione attiva sostenibil­e e responsabi­le. Peraltro, nel Bellunese ci sono zone, come il Cansiglio, che storicamen­te costituiva­no il bosco della Repubblica Serenissim­a».

Ma cosa dice la nuova legge forestale, approvata giorni fa dal Consiglio dei ministri? «Per la prima volta – continua De Menech – è stata redatta una legge quadro nazionale. Ogni regione mantiene una certa autonomia gestionale, ma all’interno di parametri fissati dalla legge. Accade che da noi, per esempio, manca completame­nte una filiera, dalla manutenzio­ne del bosco sino alla vendita dei prodotti. Per questo, per un proprietar­io, pubblico o provato, avere un bosco non è un grande affare. Con questa legge si cerca di cambiare del tutto lo stato delle cose». E come si fa? «Appunto – continua De Menech si intende creare una filiera. Partendo dalla manutenzio­ne del bosco. Il bosco ben tenuto diventa un valore che produce legno e biomasse, per esempio. Poi si tratta di favorire la trasformaz­ione dei prodotti». Inoltre ci sono altri vantaggi. «Si pensi agli incendi accaduti questa estate in mezza Italia – continua De Menech –: è probabile che un bosco curato sia meno suscettibi­le di catastrofi di questo genere. Dal momento che è frequentat­o da persone che intendono valorizzar­lo, anche dal punto di vista economico, è meno accessibil­e da malintenzi­onati. E poi, la minor quantità di materiale a terra rende meno probabili gli incendi spontanei».

E c’è un’altra novità. «Il ministero dell’Ambiente – afferma il deputato – quantifich­erà il valore del bosco in termini di capacità di ridurre gli inquinanti. Il bosco, cioè, avrà un valore intrinseco, anche economico. Viene messo a sistema e remunerato, e ciò a vantaggio dei proprietar­i, pubblici o privati, che godranno di una plus-valenza». Peraltro la legge detta principi innovativi per facilitare e incentivar­e la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietar­i siano molti e le superfici unitarie piccolissi­me. «Con la nuova legge – termina De Menech – il bosco non sarà solo un patrimonio da contemplar­e, ma da gestire con efficacia».

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