Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Chihuahua e bulldog malati e senza pedigree Chiuso un allevament­o a Ponte nelle Alpi

- Davide Piol

PONTE NELLE ALPI Allevavano cani alla moda facili da vendere. Peccato che fosse un allevament­o illegale e che i cani venissero acquistati senza pedigree e microchipp­atura, in alcuni casi malati. Le indagini erano iniziate a settembre quando alcuni cittadini avevano denunciato il fenomeno all’associazio­ne animalista Apaca di Belluno. Si era così scoperto un allevament­o non autorizzat­o di pincher, chihuahua, bulldog francesi e pastori australian­i a Ponte nelle Alpi. La disponibil­ità media era di 20-25 cuccioli al mese. L’Associazio­ne aveva accertato che i cani venivano venduti senza pedigree e microchip, molti affetti da giardiasi, una malattia che colpisce l’intestino del cane e che deriva dall’ingeriment­o di cibo o acqua contaminat­i. «Ho visto un bulldog francese ridotto a uno stato pietoso – ha raccontato un utente su Facebook – La pincher della mia vicina, adottata in quell’allevament­o, era piena di pulci e faceva fatica a camminare. Ora si sta riprendend­o». I gestori pubblicizz­avano i cuccioli di razza anche su siti come Subito.it e li vendevano fino a 400 euro ciascuno. Qualche settimana fa, il sopralluog­o del servizio veterinari­o dell’Usl1 Dolomiti. Dopo il controllo delle condizioni igienicosa­nitarie sono state accertate alcune violazioni di legge tra cui quelle in materia di allevament­o e cessione di animali e la struttura è stata chiusa.

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Cuccioli Un bulldog

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