Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un libro dopo il museo. Il Friuli celebra i Felluga
Un volume per i 90 anni di Marco, patriarca dell’enologia. Un luogo nella natura per Livio
ibri e musei. Il Friuli Venezia Giulia del vino si racconta non solo con le bottiglie, ma anche attraverso evoluti strumenti di narrazione. In ordine cronologico, l’ultima iniziativa è stata quella del libro per festeggiare i 90 anni di Marco Felluga, patriarca dell’enologia del Friuli Venezia Giulia. L’opera è stata scritta da Walter Filiputti con le immagini di Tiziano Scaffai, ed è stata ovviamente affiancata da un vino che il figlio Roberto gli ha voluto dedicare: il Collio Bianco Gran Selezione 50/90. Il libro racconta la storia di Marco Felluga, che peraltro è stato presidente del consorzio Collio per due mandati, Un museo immerso nel verde. Anche questo è un modo per raccontare il vino in Friuli Venezia Giulia paesaggio. Un modo anche questo per consacrare l’amore per la terra, che Livio Felluga aveva maturato fin dall’inizio: ancora negli anni ‘50 scelse una carta geografica come etichetta per far scoprire, prima nel resto d’Italia e poi nel mondo, la provenienza dei propri vini. «Qualità immediatamente riconoscibile nei prodotti», dicono dall’azienda. «Dagli eleganti vini varietali ai raffinati uvaggi come il Terre Alte, considerato uno dei più prestigiosi vini bianchi d’Italia; il Sossó, frutto di un’accurata selezione di uve Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso con un piccolo apporto di Pignolo; e l’Abbazia di Rosazzo, elegante uvaggio prodotto nei vigneti storici».