Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Secondo anno senza i mercatini scontro tra sindaco e negozianti
Massaro: «Attenzione per i commercianti, ma ci sono regole da seguire»
BELLUNO «Ogni euro dei cittadini che noi spendiamo deve essere un investimento per tutta la città e non una semplice elargizione riservata magari ad alcuni». Così l’inquilino di palazzo Rosso, Jacopo Massaro, ha risposto alla polemica avanzata dai negozianti che aderiscono al Consorzio Belluno centro storico.
L’altro giorno i commercianti del centro storico avevano inviato una lettera al sindaco e ai consiglieri comunali per manifestare il loro malumore riguardo alle manifestazioni natalizie. «Siamo senza mercatino per il secondo anno consecutivo – si legge nella lettera aperta inviata dai rappresentanti del Consorzio – E non siamo noi a gestire la pista di pattinaggio. Un ventennio di attività nel territorio e l’esperienza maturata dall’organizzazione di altre rassegne non sono stati ritenuti requisiti sufficienti per affidarci l’incarico. Il bilancio del Consorzio, dovendo contare su meno entrate, non ci permetterà di confermare le nostre proposte per il Natale». Eliminati quindi il presepe in via Rialto, alcuni concerti e l’installazione di quattro abeti illuminati. I commercianti del centro cittadino iscritti al Consorzio si limiteranno ad allestire a tema natalizio i loro negozi.
«Dispiace che arrivino risposte come questa – ha continuato Massaro – Negli anni abbiamo dimostrato più volte la nostra attenzione per gli operatori locali ma ci sono regole che gli enti pubblici devono rispettare. È fuori luogo aspettarsi un altro atteggiamento da parte nostra. Se ritengono non corrette le azioni dei nostri uffici è nel loro diritto impugnare le procedure».
Il Comune ha investito quest’anno 80.000 euro per le manifestazioni natalizie: mercatini artigianali, pista da pattinaggio, eventi musicali e sportivi, spettacoli e animazione per i bambini. «Noi crediamo negli operatori locali – ha chiarito Massaro – negli anni scorsi abbiamo preso il rischio di anticipare al Consorzio la quota di finanziamento della Regione Veneto. Se quei soldi non fossero arrivati, noi ci avremmo rimesso. Il nostro intento è migliorare la qualità dei servizi e dell’offerta per i turisti e di utilizzare le risorse pubbliche in un’ottica promozionale e commerciale, non più assistenzialistica come avveniva un tempo».
I malumori degli operatori locali però rimangono. «La lettera doveva essere solo una spiegazione all’amministrazione – ha spiegato Christian Marchetti, presidente del Consorzio – Tutto il resto è superfluo. Volevamo manifestare la nostra sofferenza per molte cose del centro storico che non vanno. Noi siamo il primo motore della città. Se non esiste una progettualità condivisa dal Comune non si va da nessuna parte. Non è il Natale che ci aspettavamo».