Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
No al voto per fare selezione Da Vinci e Duca si fermano
Parametro cancellato. Il dirigente: «Ma esiste in tutta Europa»
TREVISO La circolare della direzione regionale della scuola veneta parla chiaro: non è possibile utilizzare il criterio dei voti di profitto in terza media per selezionare le iscrizioni nelle scuole superiori. Chi l’ha già fatto non potrà farlo ancora, il regolamento va cambiato.
Così, a pochi giorni dagli open day (molti istituti hanno già cominciato ad accompagnare le potenziali matricole), alcuni presidi trevigiani devono fare un passo indietro, ritoccare le delibere dei consigli di istituto e cancellare il parametro che, la scorsa settimana, è stato indicato come illegittimo dalla dirigente Daniela Beltrame: è il caso del liceo scientifico Da Vinci e del linguistico Duca degli Abruzzi di Treviso, ma non sono gli unici in regione.
Un po’ di tensione, o almeno qualche dubbio, questa decisione li ha sollevati: nelle scuole i criteri erano stati condivisi con docenti e genitori; inoltre i risultati scolastici sono considerati un elemento chiave nella scelta formativa, a maggior ragione quando si tratta di un percorso liceale.
«Il criterio di merito – sottolinea il dirigente del Da Vinci Luigi Clama – esiste in tutta Europa, tranne in Italia. Il ministero ci ha dato una sola classe di liceo scientifico sportivo da 30 posti, per i quali abbiamo almeno 60 richieste all’anno, facciamo selezione unicamente in questo indirizzo ed è necessaria. Il criterio territoriale non è sufficiente per riorientare gli studenti, non tutti quelli che si iscrivono al liceo sanno cosa significa in termini di studio e impegno». Ovviamente, il dirigente rispetterà la circolare, «le indicazioni sono principi generali, condivisibili, di una scuola aperta a tutti». Solo che, avendo gli spazi adeguati, si potrebbe lavorare con maggiore serenità, mentre la carenza di aule ed edifici impone riflessioni ulteriori.
«Il rischio, se non si interviene in modo oculato sull’orientamento – continua Clama -, è di indebolire i licei e la scuola di secondo grado. Toglieremo il criterio del voto della scuola media, ma mi sembra che l’estensore della circolare non abbia tenuto conto della particolarità di alcuni percorsi, come i licei sportivi. Rischiamo di trovarci classi composte secondo la sola vicinanza territoriale e non per la vera inclinazione del ragazzo».
Anche il Duca degli Abruzzi farà una modifica. «Abbiamo sostanzialmente confermato le nostre indicazioni ma tolto i voti di profitto – spiega la preside Antonia Piva -. Rimane però per noi prioritario il giudizio delle medie accanto alla residenza».
Alla fine, dopo che anche la dirigente provinciale della scuola Barbara Sardella aveva criticato la selezione alle superiori in base al voto delle medie, ritenendola discriminatoria, passa la linea di quelle scuole che, invece, hanno sempre utilizzato il criterio di vicinanza, come ad esempio il liceo classico Canova e il liceo castellano Giorgione.
La circolare della dirigente Beltrame invita alla «riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti», e sottolinea che «filtrare le iscrizioni sulla base di test o risultati scolastici non consente di ottenere l’equa distribuzione delle diversità che è garanzia di ricchezza pedagogica», annunciando verifiche sui criteri delle diverse scuole.