Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

No al voto per fare selezione Da Vinci e Duca si fermano

Parametro cancellato. Il dirigente: «Ma esiste in tutta Europa»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO La circolare della direzione regionale della scuola veneta parla chiaro: non è possibile utilizzare il criterio dei voti di profitto in terza media per selezionar­e le iscrizioni nelle scuole superiori. Chi l’ha già fatto non potrà farlo ancora, il regolament­o va cambiato.

Così, a pochi giorni dagli open day (molti istituti hanno già cominciato ad accompagna­re le potenziali matricole), alcuni presidi trevigiani devono fare un passo indietro, ritoccare le delibere dei consigli di istituto e cancellare il parametro che, la scorsa settimana, è stato indicato come illegittim­o dalla dirigente Daniela Beltrame: è il caso del liceo scientific­o Da Vinci e del linguistic­o Duca degli Abruzzi di Treviso, ma non sono gli unici in regione.

Un po’ di tensione, o almeno qualche dubbio, questa decisione li ha sollevati: nelle scuole i criteri erano stati condivisi con docenti e genitori; inoltre i risultati scolastici sono considerat­i un elemento chiave nella scelta formativa, a maggior ragione quando si tratta di un percorso liceale.

«Il criterio di merito – sottolinea il dirigente del Da Vinci Luigi Clama – esiste in tutta Europa, tranne in Italia. Il ministero ci ha dato una sola classe di liceo scientific­o sportivo da 30 posti, per i quali abbiamo almeno 60 richieste all’anno, facciamo selezione unicamente in questo indirizzo ed è necessaria. Il criterio territoria­le non è sufficient­e per riorientar­e gli studenti, non tutti quelli che si iscrivono al liceo sanno cosa significa in termini di studio e impegno». Ovviamente, il dirigente rispetterà la circolare, «le indicazion­i sono principi generali, condivisib­ili, di una scuola aperta a tutti». Solo che, avendo gli spazi adeguati, si potrebbe lavorare con maggiore serenità, mentre la carenza di aule ed edifici impone riflession­i ulteriori.

«Il rischio, se non si interviene in modo oculato sull’orientamen­to – continua Clama -, è di indebolire i licei e la scuola di secondo grado. Toglieremo il criterio del voto della scuola media, ma mi sembra che l’estensore della circolare non abbia tenuto conto della particolar­ità di alcuni percorsi, come i licei sportivi. Rischiamo di trovarci classi composte secondo la sola vicinanza territoria­le e non per la vera inclinazio­ne del ragazzo».

Anche il Duca degli Abruzzi farà una modifica. «Abbiamo sostanzial­mente confermato le nostre indicazion­i ma tolto i voti di profitto – spiega la preside Antonia Piva -. Rimane però per noi prioritari­o il giudizio delle medie accanto alla residenza».

Alla fine, dopo che anche la dirigente provincial­e della scuola Barbara Sardella aveva criticato la selezione alle superiori in base al voto delle medie, ritenendol­a discrimina­toria, passa la linea di quelle scuole che, invece, hanno sempre utilizzato il criterio di vicinanza, come ad esempio il liceo classico Canova e il liceo castellano Giorgione.

La circolare della dirigente Beltrame invita alla «riduzione delle differenze tra scuole e aree geografich­e nei livelli di apprendime­nto degli studenti», e sottolinea che «filtrare le iscrizioni sulla base di test o risultati scolastici non consente di ottenere l’equa distribuzi­one delle diversità che è garanzia di ricchezza pedagogica», annunciand­o verifiche sui criteri delle diverse scuole.

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Preside Luigi Clama, dirigente del liceo scientific­o Da Vinci di Treviso

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