Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I Ris nella villetta della coppia L’appello: «Sofiya, fatti sentire»
CORNUDA Nella villetta di via Jona, la prossima settimana, arriveranno i carabinieri dei Ris di Parma. Il sostituto procuratore Giulio Caprarola ha chiesto l’intervento del reparto investigativo scientifico per svolgere vari accertamenti nella casa dove ha avuto inizio il giallo sulla fine di Pascal Albanese e la sparizione della compagna Sofiya Melnyk. Perché tutto è iniziato proprio lì, dove il 50enne e la compagna 43enne hanno vissuto per 10 anni. Da lì Sofiya è sparita il 15 novembre e lì dodici giorni dopo Pascal si è tolto la vita.
I Ris passeranno al setaccio la casa, la Golf dell’uomo e la Renault cabrio della donna, ritrovata a Maser. Un punto dal quale partire in quest’indagine così complessa. I fascicoli sono due, per istigazione al suicidio sulla morte di Pascal, e per sequestro di persona e omicidio per la sparizione di Sofiya. Ma il lavoro degli inquirenti è unico, perché i due fatti non possono non essere collegati. Il magistrato ha disposto anche il sequestro di tutti i dispositivi informatici e dei telefoni cellulari trovati nella casa. Si cercano indizi che aiutino gli inquirenti a ricostruire se nella vita dei due ci fosse qualcosa di strano che possa aver decretato il loro destino.
Intanto ieri, intervistata da «Chi l’ha visto?», Elian, la madre di Pascal, ha rivolto un appello alla nuora scomparsa: «Sofiya, non importa se sei andata via con qualcun altro, noi ti abbiamo sempre voluto bene. Fatti viva. Sono sicura che Pascal non le ha fatto del male, lei era il suo mondo». L’uomo ha lasciato tre biglietti: uno per i suoi famigliari, uno per la suocera Valentina e uno per l’amata Sofiya, che conterrebbe una dichiarazione d’amore eterno: «Ti amerò per sempre ovunque tu sia». I funerali del 50enne si terranno sabato alle 10 a Cornuda. (m.cit.)