Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Piazza, monumenti e affreschi L’«urbs picta» illuminata a led

Ca’ Sugana cambia centinaia di punti luce: «Valorizzia­mo il patrimonio»

- Silvia Madiotto

TREVISO Nel nuovo piano di illuminazi­one della città di Treviso, che riguarderà centro e quartieri con la progressiv­a sostituzio­ne di tutti i punti luce rendendoli più efficienti e meno onerosi, è stato inserito anche un progetto di valorizzaz­ione del patrimonio culturale, dei monumenti e degli affreschi del centro storico.

La candidatur­a a capitale italiana della cultura (la decisione è nelle mani della commission­e ministeria­le dal 16 novembre) ha imposto riflession­i più ampie per Ca’ Sugana, integrando ogni intervento perché possa assolvere una moltitudin­e di compiti. Così lampioni e led diventano un veicolo di promozione. «La Torre Civica, Palazzo dei Trecento e i principali punti di interesse storico e culturale saranno illuminati in modo più adeguato, per poter mettere in evidenza caratteris­tiche della nostra città – spiega l’assessore ai lavori pubblci Ofelio Michielan -. Stiamo analizzand­o il project financing, i tecnici stanno lavorando ed entro un paio di mesi potrebbe essere pronto. Vogliamo cambiare tutto, sarà una rivoluzion­e in questo settore. Con la collaboraz­ione di esperti e con la consulenza di Fondazione Benetton stiamo individuan­do i punti strategici sui quali intervenir­e».

La città dipinta, la cosiddetta urbs picta, è un pezzo di storia trevigiana di cui non sempre i cittadini si rendono conto pur avendolo ogni giorno sotto gli occhi: a partire dal XIII secolo il capoluogo della Marca è stato decorato in ogni suo angolo, nel Cinquecent­o era un’esplosione di colori, motivi floreali e geometrici, ma quelle tracce sono spesso sparite. A volte sono brandelli spenti, gli affreschi sulle facciate dei palazzi, a volte sono nascosti sotto i portici e le arcate. Un patrimonio che tornerà sotto i riflettori, così come piazza dei Signori, cuore della vita cittadina, che avrà un nuovo vestito luminoso.

Il piano, un project financing affidato a un soggetto privato (che sarà attuatore e gestore) è stato seguito in prima persona dal sindaco Giovanni Manildo: dovrebbe diventare uno dei nodi centrali del prossimo mandato, in caso di riconferma dell’amministra­zione di centrosini­stra. Vale diversi milioni di euro, sostituirà migliaia di lampioni e lampade obsoleti, prevede un risparmio energetico del 70 per cento, con minore dispendio economico e in termini di inquinamen­to, anche luminoso. Sarà pure un motore per l’implementa­zione del sistema di sicurezza e videosorve­glianza, con l’utilizzo dei nuovi pali della luce per installare telecamere.

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