Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Piazza, monumenti e affreschi L’«urbs picta» illuminata a led
Ca’ Sugana cambia centinaia di punti luce: «Valorizziamo il patrimonio»
TREVISO Nel nuovo piano di illuminazione della città di Treviso, che riguarderà centro e quartieri con la progressiva sostituzione di tutti i punti luce rendendoli più efficienti e meno onerosi, è stato inserito anche un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale, dei monumenti e degli affreschi del centro storico.
La candidatura a capitale italiana della cultura (la decisione è nelle mani della commissione ministeriale dal 16 novembre) ha imposto riflessioni più ampie per Ca’ Sugana, integrando ogni intervento perché possa assolvere una moltitudine di compiti. Così lampioni e led diventano un veicolo di promozione. «La Torre Civica, Palazzo dei Trecento e i principali punti di interesse storico e culturale saranno illuminati in modo più adeguato, per poter mettere in evidenza caratteristiche della nostra città – spiega l’assessore ai lavori pubblci Ofelio Michielan -. Stiamo analizzando il project financing, i tecnici stanno lavorando ed entro un paio di mesi potrebbe essere pronto. Vogliamo cambiare tutto, sarà una rivoluzione in questo settore. Con la collaborazione di esperti e con la consulenza di Fondazione Benetton stiamo individuando i punti strategici sui quali intervenire».
La città dipinta, la cosiddetta urbs picta, è un pezzo di storia trevigiana di cui non sempre i cittadini si rendono conto pur avendolo ogni giorno sotto gli occhi: a partire dal XIII secolo il capoluogo della Marca è stato decorato in ogni suo angolo, nel Cinquecento era un’esplosione di colori, motivi floreali e geometrici, ma quelle tracce sono spesso sparite. A volte sono brandelli spenti, gli affreschi sulle facciate dei palazzi, a volte sono nascosti sotto i portici e le arcate. Un patrimonio che tornerà sotto i riflettori, così come piazza dei Signori, cuore della vita cittadina, che avrà un nuovo vestito luminoso.
Il piano, un project financing affidato a un soggetto privato (che sarà attuatore e gestore) è stato seguito in prima persona dal sindaco Giovanni Manildo: dovrebbe diventare uno dei nodi centrali del prossimo mandato, in caso di riconferma dell’amministrazione di centrosinistra. Vale diversi milioni di euro, sostituirà migliaia di lampioni e lampade obsoleti, prevede un risparmio energetico del 70 per cento, con minore dispendio economico e in termini di inquinamento, anche luminoso. Sarà pure un motore per l’implementazione del sistema di sicurezza e videosorveglianza, con l’utilizzo dei nuovi pali della luce per installare telecamere.