Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La madre reagisce: «Non ci crediamo, il caso non è chiuso»
Torreglia, un lungo sms prima dell’addio. L’incredulità dei genitori: «C’è altro»
Rossella, la mamma del quindicenne morto, è incredula: «Non aveva alcun motivo per togliersi la vita, per noi il caso non è chiuso e non potranno insabbiarlo».
TORREGLIA (PADOVA) Mercoledì pomeriggio, dopo aver raggiunto il Monte Pirio in cima ai Colli Euganei, si è affidato a WhatsApp e ha mandato un messaggio di addio ai famigliari sul cellulare della mamma. Dimitri, 15 anni di Torreglia, è stato ritrovato senza vita poche ore dopo in fondo ad un dirupo. E le sue ultime parole tolgono il respiro: «Mi dispiace lasciarvi così, è che non so come continuare», scrive Dimitri, che si definisce «insoddisfatto e indolente». Le cause non sono chiare, mentre il malessere e la determinazione sono evidenti: «Non riesco a piangere nemmeno prima di morire - si legge nell’annuncio, reso ancora più stridente dall’impiego degli smile -. Ce ne vuole di coraggio per andarsene, anche solo per fare un passo». Oltre ai genitori, Dimitri ha lasciato tre fratelli; sul suicidio non ci sono molti dubbi, ma la famiglia non vuole rassegnarsi. «Abbiamo deciso di divulgare il testo integrale del messaggio perché vogliamo dimostrare quanto è assurdo - spiega Rossella, la mamma -. Siamo una famiglia molto unita e avevamo un buon rapporto con Dimitri, ora vogliamo la verità: per noi il caso non è chiuso, non si può insabbiare tutto». Prima del messaggio, non c’era nulla che facesse presagire la tragedia: «Dimitri era tornato da scuola un po’ pensieroso ma sereno - racconta Rossella -. Dopo pranzo non sapeva se andare in mansarda a suonare il basso o uscire a fare una passeggiata, e ha scelto la seconda perché c’era il sole. Inoltre aveva promesso ad un amico che il giorno dopo gli avrebbe portato il regalo di compleanno e poco prima di uscire aveva parlato dei compiti con una compagna di classe». Nemmeno il messaggio è sufficiente a spiegare il gesto: «Il nostro sospetto è che sia successo qualcosa di losco - dice la mamma -. Forse Dimitri è stato involontario testimone di qualcosa che non doveva vedere ed è stato costretto a scrivere quel messaggio senza senso. Chi lo conosce e lo ha letto, ha pensato che l’abbia scritto qualcun altro: Dimitri era tutto il contrario di quelle parole». In attesa dell’autopsia, la salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria e dunque la data del funerale non è ancora stata fissata. Oltre alla famiglia e alla comunità di Torreglia, la scomparsa del 15enne ha gettato nello sconforto anche gli studenti e gli insegnanti del liceo Marchesi di Padova: «Dimitri era molto amato, un vero e proprio punto di riferimento per la sua classe - dice Antonella Visentin, la preside -. Giovedì mattina c’è stato un momento di confronto e sono venuti a scuola anche i genitori dei suoi compagni: i ragazzi hanno bisogno di affrontare l’accaduto tra di loro e con gli adulti, dopo il ponte gli proporremo di partecipare ad un progetto per il sostegno all’elaborazione del lutto. Prima di Natale inoltre ci sarà un’assemblea d’istituto con un esperto esterno sulla gestione delle emozioni, già programmata dagli studenti prima della tragedia».