Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La De’Longhi a Udine Antonutti: «Emozione tornare nella mia città»
TREVISO In cerca di continuità. Dopo il successo sulla Fortitudo, la De’Longhi è attesa da una vera e propria prova di maturità nel derby con Udine (palla a due alle ore 19, diretta Lnp tv), che ha 4 punti più di Treviso ed è reduce da una vittoria in volata su Piacenza ottenuta nella gara disputata giovedì.
Sarà la prima partita in biancoblù per Eric Lombardi, che dovrà farsi trovare pronto e sopperire all’assenza di Davide Bruttini. «Qui a Treviso ho trovato un’ambiente altamente professionale — dice l’ala ex Pistoia — e i compagni sono super: alcuni già li conoscevo come Michele Antonutti, altri invece negli appuntamenti con le nazionali giovanili o da avversari quando giocavo a Brescia e a Biella». La gara di questa sera avrà un sapore speciale per Michele Antonutti, grande ex della sfida e nato a Udine dove ha iniziato nelle minors prima di trasferirsi alla Snaidero e restandoci dal 2002 al 2009 in serie A. «Da dieci anni non torno a giocare nel “mio” Carnera — sorride Antonutti — ed è la prima volta che mi capita di giocarci da avversario a Udine. Per me sarà una partita davvero speciale, sarà pieno di amici e parenti a vedermi, diciamo che ci sarà una “tribuna Antonutti” al Carnera e sarà una grande emozione tornare nella mia città e nel palasport dove sono nato come giocatore. Ma al di là delle sensazioni personali questa è una partita che vogliamo vincere per dare continuità ai nostri risultati dopo la bella vittoria con Bologna».
In questa stagione la De’Longhi non è ancora riuscita a infilare due vittorie consecutive e servirà una prestazione concreta per tornare dal Carnera con due punti per alimentare le speranze di qualificazione alla Coppa Italia. «Ci stiamo preparando con due parole chiare in mente: crescita e continuità. Dobbiamo continuare a crescere — commenta ancora Antonutti — prendendo spunto dalle cose positive che si sono viste contro la Fortitudo al Palaverde, far tesoro degli errori per evitare dopo una buona partita in casa di non dare seguito di risultati nella trasferta successiva».