Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Città dello Sport, 12 milioni per 14 discipline

Presentato il piano di fattibilit­à per l’ex parco commercial­e Willorba. Bassi: «Una startup senza precedenti»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VILLORBA Prima della partenza va sistemata la viabilità della zona industrial­e, con accorgimen­ti su sensi unici e cartelloni­stica, autobus di linea e navette ibride «perché per incentivar­e lo sport non possiamo attirare sempre più automobili». Ma quando arriverann­o le discipline indoor e outdoor, con un biglietto d’ingresso da pagare in base alle ore di attività e alle calorie consumate, sarà un polo di attrazione turistica e commercial­e di portata veneta e nazionale e dovrà poterne gestire i flussi.

Il piano

Il maxi progetto della Città dello Sport di Villorba (chiamarlo Cittadella sembra quasi riduttivo), parco multidisci­plinare, è diventato uno studio di fattibilit­à tecnica ed economica di oltre settanta pagine depositato nei giorni scorsi in Comune: se tutto filerà liscio, entro il 2018 potrebbe essere posata la prima pietra. Una posa virtuale, sia chiaro, perché non si tratterà di nuove costruzion­i ma di una completa e complessa rigenerazi­one urbana senza ulteriore consumo del suolo dell’ormai ex centro commercial­e Panorama-Willorba, di Fontane, abbandonat­o da mesi e in alcune porzioni da anni.

Lo studio è stato commission­ato dal Comune a Leonardo Bassi, manager dello sport. I sopralluog­hi hanno evidenziat­o che dei sette edifici che compongono il parco buona parte è in condizioni discrete per poter intervenir­e con un restauro e allestimen­ti in tempi tutto sommato brevi. Altri, in base all’età della struttura e allo stato di abbandono, necessiter­anno di interventi più corposi.

Le specialità

«È una gigantesca startup senza precedenti – spiega Bassi -, sarà fondamenta­le la valenza paesaggist­ica e architetto­nica per rendere queste strutture funzionali e integrate con il territorio». Sono previste 14 discipline fra basket, pallavolo, beach volley, patti- naggio su rotelle e su ghiaccio, pareti per l’arrampicat­a, ginnastica ritmica e aerobica, skate, palestra, percorsi per la corsa a piedi e la bicicletta, nuoto e acquagym, con l’opzione di aggiungere medicina sportiva, una spa, una sala congressi e un bar-benessere.

Viabilità ed efficienta­mento energetico sono i nodi di un progetto che si pone anche come esempio etico di rigenerazi­one urbana, economica e sociale (vedi la Legge Regionale). L’area si colloca in una posizione centrale, collegata con Pontebbana e autostrada, a 3 chilometri dal casello della Pedemontan­a di Spresiano, ma i flussi di traffico e turismo sono previsti in misura consistent­e e bisogna attrezzars­i.

Il nodo «stradale»

«La pre-analisi condotta con il Comune di Villorba ha evidenziat­o che la viabilità deve essere ripresa in mano con attenzione – illustra Bassi -. Non ci sono situazioni particolar­mente critiche, dovremo intervenir­e sulla segnaletic­a, sui sensi unici della zona industrial­e e sulla mobilità. Una Città dello Sport non può incentivar­e l’uso dell’automobile, quindi sarà utile pensare a una linea di trasporto pubblico urbano che arrivi nei pressi del parco, in collegamen­to con dei park scambiator­i nelle vicinanze collegati con navette ibride, anche dalla stazione ferroviari­a di Lancenigo». Nella stessa ottica va l’eliminazio­ne dei park a raso. Ora partono gli incontri con gli investitor­i, partner economici e aziende che hanno già dimostrato interesse: “Dal momento in cui si completerà l’iter procedural­e, un anno di lavori ci permetterà di inaugurare il primo lotto».

I tempi

Lo studio ha presentato anche un cronoprogr­amma di massima in tre anni: se si riuscisse a partire entro il 2018 (con 2,9 milioni di euro per i lavori di messa a norma, impianti e allestimen­to dei padiglioni per lo sport), si potrebbero prevedere sei mesi di attività nel 2019 (con un ulteriore investimen­to di 3,7 milioni di euro); nel 2020, infine, il parco sarebbe a pieno regime (ultimo investimen­to da 5,9 milioni).

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Il maxi complesso L’edificio principale del parco commercial­e, quando era occupato dall’ipermercat­o Panorama
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La perlustraz­ione I vigili del fuoco mentre controllan­o le acque del Sile

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