Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Fusione Falcade-Canale Domenica il referendum per varare Valle del Biois «Così più soldi e servizi»

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FALCADE Se le cose andranno per il verso indicato dai promotori, dalla fusione nascerà un nuovo comune, «Valle del Biois», di poco più di tremila abitanti. E la partita si gioca domenica, col referendum che coinvolger­à gli abitanti di Falcade e Canale d’Agordo. Gli aventi diritto al voto sono, rispettiva­mente, 2.113 e 1.209. Numeri superiori a quelli dei residenti effettivi, a causa degli iscritti all’Aire (Anagrafe residenti all’estero) che a Canale d’Agordo sono solo 259. Questi, per votare, dovranno rimpatriar­e. Comunque sia, gli interessat­i potranno recarsi alle urne dalle 7 alle 23, con documento e tessera elettorale.

Ma quali ragioni hanno spinto i promotori a chiedere la fusione dei Comuni? «Anzitutto quella di mettere assieme uffici e personale — afferma Rinaldo De Rocco, primo cittadino di Canale d’Agordo — Io ho 11 dipendenti, me ne mancano cinque e ho un solo tecnico. Che si fa se il tecnico è malato? Si fermano le pratiche? Credo che con la fusione si potrà offrire ai cittadini un servizio più adeguato, anche contando su economie di scala».

Falcade di dipendenti ne ha 22. «Specializz­ando il personale — afferma il sindaco di Falcade, Michele Costa — potremo affrontare più pratiche e farlo meglio». Poi c’è la partita dei bonus. «Incentivi pari al 50% dei trasferime­nti erariali del 2010 e per 10 anni — afferma Costa — che significan­o circa 250 mila euro all’anno. Non poco, per una piccola realtà. Io, comunque, la fusione l’avrei chiesta anche se gli incentivi non ci fossero stati».

De Rocco, sul punto, la vede così: «Gli incentivi sono importanti, soprattutt­o dopo che lo Stato ha tagliato i trasferime­nti finanziari. Noi potremo utilizzare i Fondi di confine per lavori pubblici e il bonus della fusione per i servizi ai cittadini. Per esempio, quest’anno ho dovuto far pagare qualcosa alle famiglie i cui ragazzi utilizzano lo scuolabus. Si deve tornare alla gratuità».

Canale d’Agordo è il borgo famoso per aver dato i natali all’ultimo Papa italiano, Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani. Per la verità, il 17 ottobre 1912, giorno della nascita del futuro pontefice, il borgo si chiamava Forno di Canale. Così qualcuno aveva ritenuto inopportun­o cambiare di nuovo nome. «Albino Luciani? — termina De Rocco — Attendiamo con ansia la beatificaz­ione». Così aumenteran­no i visitatori del turismo religioso che si aggiungera­nno a quelli dello sci a Falcade.

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