Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Toghe e concorsi sexy il pm di Rovigo Nalin «Sbagliai mestiere»
Atti persecutori e lesione personale grave: sono questi i reati per i quali sono indagati dalla Procura di Piacenza, in concorso tra di loro, il consigliere di Stato Francesco Bellomo e il suo collaboratore, il pm di Rovigo, Davide Nalin. Il magistrato sui social: «Credo proprio di avere sbagliato mestiere. L’ho compreso con la maturità».
Dopo la sospensione cautelare dalle funzioni e dallo stipendio decisa lunedì dal Csm, per il pm di Rovigo Davide Nalin arriva anche una grana penale. Atti persecutori e lesione personale grave: sono questi i reati per i quali sono indagati dalla Procura di Piacenza, in concorso tra di loro, Nalin e il consigliere di Stato Francesco Bellomo per il quale ieri è stata chiesta la destituzione definitiva dal suo ruolo della magistratura amministrativa. Per la gravità della sanzione a Bellomo è previsto che debba essere acquisito il parere dell’adunanza generale, già fissata per il 10 gennaio. La commissione speciale del Consiglio di Stato è incaricata di sottoporre all’adunanza generale, alla quale partecipano tutti i consiglieri di Stato in servizio, la proposta di parere.
Per Nalin, invece, il fatto di essere indagato a Piacenza si evince dall’ordinanza con cui la sezione disciplinare del Csm lo ha sospeso collocandolo fuori dal ruolo della magistratura. La decisione del Consiglio superiore della magistratura ha tenuto conto anche del tenore degli articoli di Nalin sulla rivista della scuola di formazione giuridica «Diritto e scienza». Secondo il Csm, gli scritti del 38enne di Padova sembravano avallare la teoria del superuomo perché si parla dell’«agente superiore» che si distingue dalla massa di «sfigati» e che ha al suo fianco una «fidanzata-segretaria» chiamata a dargli sostegno psicologico e fisico. Quanto al ruolo di Nalin nella scuola, da quest’ultimo minimizzato, la sezione disciplinare fa riferimento non solo alle dichiarazioni delle borsiste che lo hanno descritto come stretto collaboratore di Bellomo ma anche a quelle dello stesso consigliere di Stato.
I difensori di Nalin, gli avvocati Vittorio Manes e Beniamino Migliucci, in una nota diffusa esprimono «forti perplessità in ordine alla costante fuga di notizie e alla campagna mediatica che speriamo possa non condizionare la serenità delle decisioni che dovranno essere assunte sia nel procedimento giudiziario che in sede giudiziaria».
Oltre al fascicolo della procura piacentina, le accuse al pm Nalin non sembrano cessare. Una delle borsiste che ha testimoniato nel procedimento disciplinare a carico di Bellomo, ha spiegato che a selezionare le partecipanti alla scuola di formazione giuridica «Diritto e scienza» era proprio Nalin. Ed era sempre il padovano a controllare che le ragazze rispettassero tutte le clausole del contratto che sottoscrivevano, come il divieto di sposarsi o di avere fidanzati al di sotto di un certo quoziente intellettivo.
Emergono, poi, alcuni coloriti dettagli sull’attività del 38enne su internet. In veste di amante delle automobili Porsche, a fine agosto ha annunciato in un forum di aver comprato una Cayman 718 color blu Miami (circa 60mia euro il prezzo di listino) superaccessoriata. Inoltre, nei forum per aspiranti magistrati si rivela quello che sarebbe il nickname che utilizzava. E anche se non ci sono conferme ufficiali, chi pubblica i messaggi con quello pseudonimo è sicuramente un magistrato. «Credo proprio di avere sbagliato mestiere. L’ho compreso con la maturità», scrive la toga in questione che poi manifesta la voglia di cambiare «settore» lavorativo. «Credo che nella giustizia amministrativa ci siano più controlli interni, a partire dal collegio. Avere a fianco due colleghi che ti dicano “che cavolo fai” è cosa non da poco. Se non dovesse essere così, si può sempre cambiare mestiere. Va bene la certezza del posto fisso, ma ci sono altri mestieri bellissimi...».