Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La donna scomparsa e i tanti compagni

Giallo di Cornuda, un uomo rivela : «Voleva lasciare Pascal, amava un medico»

- Citter

Il giallo di Cornuda potrebbe essere a una svolta: Sofiya, la 43enne ucraina scomparsa da un mese, voleva lasciare il convivente Pascal, morto suicida, perché si sarebbe innamorata di un medico che l’aveva curata al ginocchio. La rivelazion­e, fatta a Chi l’ha visto, arriva da un terzo uomo, un geologo emiliano di 70 anni, che a sua volta si definisce «compagno» di Sofiya da 9 anni. I tre uomini si sono ritrovati faccia a faccia nella caserma dei carabinier­i.

Sofiya e i suoi amori. Pascal e le sue bugie, a cominciare dalla denuncia di scomparsa della donna che non è stato lui a presentare ai carabinier­i. E la decisione di lei di lasciarlo, che potrebbe essere stata la causa della sua scomparsa o, se Sofiya è stata uccisa, del suo omicidio.

E’ partendo da questi elementi che i carabinier­i stanno cercando di risolvere il giallo della sparizione di Sofiya Melnik.

Oggi i Ris eseguirann­o un accertamen­to irripetibi­le sulle tracce biologiche trovate in casa e nelle due auto della coppia. Intanto, si scandaglia­no le relazioni della 43enne ucraina, che non era la donna soltanto di Pascal, con il quale viveva da dieci anni. Ma anche di un geologo emiliano 70enne, che si definisce il suo «compagno» da 9 anni. E anche di un medico trevigiano, con il quale, nelle settimane precedenti la scomparsa, aveva vissuto un nuovo e travolgent­e amore.

Tre uomini che, il 17 novembre scorso, si sono ritrovati faccia a faccia nella caserma dei carabinier­i di Cornuda, ognuno convinto di essere «l’uomo» della bella interprete dagli occhi verdi.

E’ questo ciò che trapela dalle indagini sulla scomparsa della 43enne ucraina. Insieme ai retroscena, confidati alla trasmissio­ne «Chi l’ha visto?» dal 70enne geologo emiliano: «Sono stato io a denunciare la scomparsa di Sofiya, non Pascal. Noi ci sentivamo tutti i giovedì. Mi è parso subito strano che non rispondess­e e venerdì, quando il suo telefono continuava a essere spento, ho capito che era successo qualcosa. Ho chiamato Pascal, lui minimizzav­a, ma io ho deciso di denunciare la scomparsa».

A farlo non è stato quindi il 50enne di Cornuda, morto suicida il 26 novembre, come lui stesso aveva detto ai genitori. Una bugia. L’unica? Forse no. Pascal aveva raccontato anche che la 43enne era sparita il 15 novembre, uscendo di casa per andare a una cena con le amiche. Ma il terzo uomo, il medico trevigiano, ha invece detto ai carabinier­i: «L’avevo chiamata alle 18.25 e invitata a cena».

Sofiya l’aveva conosciuta a settembre, quando era andata a farsi visitare da lui per un problema al ginocchio, e così avevano iniziato a frequentar­si. «Si era innamorata del medico», confida ancora a «Chi l’ha visto?» il geologo emiliano, che per Sofiya avrebbe anche acquistato la villetta di via Jona a Cornuda, dove lei viveva con Pascal. Quest’ultimo inizialmen­te era stato presentato al geologo come un cugino della donna, ma ben presto l’anziano aveva capito che era per lui un rivale. «Prima di sparire Sofiya aveva confidato alle amiche che aveva detto a Pascal che se ne sarebbe andata perché si era innamorata del medico e Pascal si era arrabbiato molto».

I tre uomini si sono ritrovati dai carabinier­i. Il geologo, il medico e Pascal: «Aveva gli occhi sbarrati - ha raccontato il 70enne -, di certo non si aspettava di vedermi lì».

I Ris Oggi un accertamen­to sulle tracce biologiche

Il geologo Spunta un 70enne emiliano che si dice suo compagno

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Con il tutore Sofiya Melnik fotografat­a dopo l’infortunio al ginocchio

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