Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nel cortile un’officina abusiva Sile inquinato, maxi multa
L’olio finiva in acqua: 5 mila euro ai meccanici nigeriani
Si erano inventati un’officina meccanica sotto casa, in via Castellana, totalmente abusiva, sprovvista di qualsiasi autorizzazione sia amministrativa che ambientale. Ma al di là dell’illecito, perpetrato per lungo tempo, c’è un dettaglio che ha allarmato la polizia locale di Treviso: l’olio esausto dei motori, altamente dannoso, finiva in un fossato e da lì nel Sile, inquinandone le acque.
È questo l’elemento che ha fatto scattare l’indagine, portando alla denuncia di due quarantenni «meccanici» nigeriani, che ora dovranno pagare una multa di 5 mila euro.
Il nucleo di tutela del territorio ha ordinato ieri la messa in sicurezza e bonifica dell’area dell’officina, in una zona residenziale: fra erba e arbusti, senza alcuna protezione o copertura, hanno trovato autovetture già smontate in attesa di riparazione, attrezzature per il sollevamento dei mezzi, ricambi depositati a terra e contenitori pieni di olio esausto, che colava nel fossato adiacente al giardino.
Nei mesi scorsi più volte i residenti di via Castellana avevano segnalato l’inquinamento delle acque del fossato e gli agenti ne hanno seguito le tracce fino al Sile, rilevando un «grave pericolo per l’ecosistema fluviale» che ne minacciava fauna e flora. Lo stesso deposito di parti di motore a terra era un fattore di rischio.
La polizia locale ha immediatamente intimato la pulizia e bonifica del luogo, denunciando i gestori dell’attività per violazione della normativa in materia ambientale e gestione illecita di rifiuti. Ai vigili sono arrivati il plauso del sindaco Manildo, del vicesindaco Grigoletto e del comandante Tondato.