Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Hub chiusi se i Comuni accolgono»
«Sto lavorando per VENEZIA passare dai grandi centri d’accoglienza all’accoglienza diffusa, se tutti i Comuni accogliessero, gli hub sarebbero chiusi». Così il ministro Minniti. E a Cona 200 posti in meno.
Gli accordi con la Libia MESTRE stanno funzionando, gli sbarchi negli ultimi cinque mesi sono diminuiti del 70 per cento e ora, che i migranti in arrivo alle nostre coste sono diminuiti, ecco arrivare la «vera sfida»: l’accoglienza diffusa.
«Quanto fatto finora ci permette di parlare di accoglienza e integrazione, lo dico qui a Venezia, in Veneto: sto lavorando per passare dai grandi centri d’accoglienza all’accoglienza diffusa, se tutti i Comuni accogliessero, gli hub sarebbero chiusi e i problemi risolti». Parole del ministro dell’Interno Marco Minniti, invitato ieri all’hotel Bologna a Mestre all’incontro del Pd metropolitano «Legalità e sicurezza, vivere bene per vivere sicuri». Minniti si stava congedando dal pubblico di militanti dem quando, sull’ospitalità diffusa, ha rincarato la dose: «Posso chiedervi di essere assimilanti?». Messaggio non poteva essere più chiaro: senza mai citare gli hub di Bagnoli nel Padovano e Cona nel Veneziano, da tre anni al centro di polemiche e proteste (l’ultima, a novembre, dei migranti in fuga «per la dignità») il Ministro ai sindaci e, in generale, ai democratici ha detto: «Se accogliete tutti chiudiamo i grandi centri, in Campania 265 Comuni hanno firmato per l’ospitalità diffusa, questo permette che i richiedenti asili siano impiegati in lavori socialmente utili ad esempio a Pompei e alla Reggia di Caserta». In Veneto però la situazione è diversa, molte amministrazioni rifiutano di ospitare profughi e, quindi, gli hub non possono essere smantellati, come vorrebbero tutti. Prova ne è che lo scorso 14 dicembre la Prefettura di Venezia ha pubblicato il bando per la gestione del servizio di accoglienza di Cona.
I numeri sono diminuiti sensibilmente rispetto ai 1.500 ospiti di agosto ma resta il fatto che nell’ex base missilistica sono previste, anche per il 2018, tende da 30 posti ciascuna per un totale di 789 persone che potrebbero salire a 947, la capienza massima permessa dagli Uffici sanitari competenti.
Detto questo, la Prefettura, nel bando, sottolinea che il Dipartimento di prevenzione di Chioggia ha evidenziato la natura «temporanea ed emergenziale» dei tendoni ma il Ministero non ha mai risposto alla richiesta di installare moduli abitativi prefabbricati.
Almeno per tutto il prossimo anno, Cona resterà dunque così com’è, a meno che i sindaci non accolgano l’appello all’accoglienza di Minniti («Non si può parlare di emergenza, l’immigrazione è strutturale e va governata, avessimo aspettato l’Europa non sarebbe cambiato nulla, è stato giusto andare in Libia: l’Italia non erige muri, lavoriamo sull’accoglienza», ha ribadito).
Ieri, il Ministro ha parlato a ruota libera di terrorismo e del ruolo dei Comuni nel garantire la sicurezza delle nostra città, piccole o grandi che siano. Il presupposto, per Minniti, è che «non esiste equazione tra immigrazione e terrorismo» ma senza integrazione il rischio che gli attacchi aumentino è reale e dunque «bisogna attrezzarci senza impedire la fruibilità del nostro territorio».
Sembrerebbe più facile a dirsi che a farsi ma il Ministro ha una ricetta su come intervenire: «Non si possono applicare a tutte le città gli stessi sistemi di controllo, quello che vale a Roma non funziona a Venezia - ha detto -, sono i sindaci che conoscono meglio il territorio: serve una grande alleanza, lontana dai populismi, tra Stato e Comuni».
E qui entra a gamba tesa la richiesta dei primi cittadini del Veneziano, perorata da Maria Rosa Pavanello, sindaco di Mirano e presidente di Anci Veneto (Associazione nazionale Comune italiani), «il suo decreto, Ministro, funziona nelle grandi città grandi, noi Comuni piccoli vorremmo più polizia locale, ci servono vigili per applicare i principi di “safety e security”».
Immediata la replica con il secondo appello ai sindaci di Minniti: «La sicurezza è un bene comune, abbiamo sbloccato il turn over per polizie locali e forze dell’ordine ha detto -. Vorrei che ora si cominciassero ad assumere vigili urbani».