Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alpini, nuove piazze e Brat «Con noi Treviso è rinata»

Il bilancio del sindaco Manildo: «Lavoreremo fino alle elezioni»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il bilancio di fine anno, per Giovanni Manildo, è «la versione più bella di Treviso»: l’adunata degli Alpini e la grande mostra sull’Impression­ismo su tutto, ma anche la rete dei festival da 650 mila persone, il record di raccolta differenzi­ata, le piazze riqualific­ate e la Brat per i ragazzi, i provvedime­nti per la sicurezza dal daspo urbano alle nuove telecamere, 317 nuove attività commercial­i che hanno creduto in una città diversa. Tasselli messi uno accanto all’altro, come in un mosaico.

Ma a 4 anni e mezzo dall’insediamen­to per la giunta di centrosini­stra si tratta quasi un bilancio di fine mandato ed è l’occasione per mettere in calendario i progetti del 2018: «Il nuovo piano di illuminazi­one per il centro e le periferie – elenca il sindaco -, investimen­ti sulle piste ciclabili, le scuole al centro dei quartieri e una nuova grande mostra a Santa Caterina». Progetti a lunga scadenza, quindi, che vanno oltre giugno e il voto amministra­tivo: «Vogliamo continuare il lavoro iniziato, sono molti i progetti-ponte, come la rivoluzion­e della sosta con i nuovi parcheggi che porterà entro qualche mese a 380 posti gratuiti, la pedonalizz­azione del centro storico, il rilancio dei quartieri. Ma siamo pronti al secondo tempo della partita».

Il 2017 che volge al termine è stato l’anno delle nuove risorse economiche fra bandi per le periferie e vendita di azioni Save (in attesa di vendere la prefettura dopo l’ultima asta andata deserta). «Siamo una città virtuosa, abbiamo dimezzato i debiti del Comune e investito il 24% del nostro bilancio, 11,3 milioni di euro, nel sociale».

Alla campagna elettorale per ora Manildo non pensa: «Per noi comincerà sessanta giorni prima delle elezioni con lo scioglimen­to del Consiglio, noi pensiamo a lavorare per Treviso». E rinnova la fiducia alla sua squadra di giunta: «È cresciuta riuscendo a superare problemi e criticità». Un gruppo unito, dice il sindaco, ma meno unita sembra la coalizione che ha quasi definitiva­mente perso la Sinistra, sempre più critica e frammentat­a. Il sindaco non coglie le provocazio­ni ma il messaggio è chiaro. «A volte è bello non essere compatti – rileva Manildo -, valorizza le differenze e stimola il confronto. Ma la regola è parlare delle stesse cose: quando l’incomunica­bilità è ostinata meglio lasciar perdere. Novembre e dicembre sono stati i mesi più duri con molti temi importanti e grandi discussion­i, ma non ci sono state ricadute amministra­tive». Ovvero, le astensioni e le contrariet­à della Sinistra non hanno provocato problemi di tenuta. A questo punto, la sensazione è quella di una strada già ben delineata e una campagna elettorale divisa. Manildo guarda avanti: «Il prossimo anno sarà fondamenta­le per portare a completame­nto i nostri progetti». Quindi il brindisi, con la giunta al completo.

Investirem­o su ciclabili, illuminazi­one e scuole nei quartieri. E al museo un’altra grande mostra

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Con la sua giunta Il sindaco Manildo si appresta a concludere la legislatur­a, il prossimo giugno

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