Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Condominio dell’Ater va a fuoco Sei famiglie restano senza casa
Paura ad Arcade, il rogo è partito da uno degli alloggi. Morto il cane di un inquilino
Sarà un Natale amaro per le sei famiglie di una palazzina dell’Ater che, ieri sera, è stata praticamente distrutta da un furioso incendio. Gli inquilini sono rimasti senza casa e, adesso, sono alloggiati in albergo o da parenti. L’unica consolazione è che sarebbe potuta andare molto peggio. Perché tutte e 14 le persone che vivevano nella barchessa di via Don Tognana, ad Arcade, sono salve. Solo due donne, sotto choc, sono state portate in ospedale dai sanitari del Suem 118, ma si sono rapidamente riprese. A perdere la vita, intossicato dal fumo, è stato purtroppo il cagnolino di una delle famiglie, rimasto imprigionato nell’appartamento in fiamme.
«Quello che è successo è molto grave, ma per fortuna sono tutti vivi e stanno bene», commenta il sindaco Nico Presti, tra i primi a correre in via Tognana.
Le cause dell’incendio sono al vaglio dei vigili del fuoco e la Barchessa, di proprietà dell’Ater e recentemente ristrutturata, è stata posta sotto sequestro dal magistrato di turno.
L’allarme è scattato intorno alle 18 quando un ragazzino di 13 anni, disabile, che vive con la mamma e il fratello in uno degli alloggi, si è messo a urdel lare che serviva l’acqua per spegnere le fiamme che si erano sprigionate nella sua camera da letto. La madre ha chiesto aiuto a un vicino, che ha portato tutti fuori e ha avvertito anche gli altri condomini, in tutto 14 persone tra adulti e bambini. In pochi minuti sono arrivati sul posto i vigili del fuoco con sei mezzi da Treviso, Conegliano e Montebelluna. Hanno lavorato per ore per domare le fiamme, che hanno distrutto completamente il tetto. Dei nove appartamenti, tre sono stati dichiarati inagibili costringendo l’intera evacuazione palazzo.
Il sindaco Nico Presti è corso sul posto e si è attivato per trovare una sistemazione ai residenti. Ma subito si è accorto che all’appello mancava una persona, una pensionata 70enne. Insieme ai vigili del fuoco è corso al suo appartamento. A lungo hanno bussato alla sua porta: «La signora ha qualche acciacco e ho temuto che non fosse riuscita a mettersi in salvo. Alla fine ha aperto la porta, la casa era satura di fumo. Si era addormentata, risvegliandosi appena in tempo per evitare guai peggiori. L’abbiamo portata fuori e, per fortuna, sta bene malgrado lo spavento».
Molti dei condomini sono stati ospitati da parenti, un paio di famiglie invece sono state sistemate a spese del Comune in un hotel di Spresiano. «Sul posto è intervenuto anche il direttore dell’Ater – conclude Presti - e abbiamo avviato tutte le procedure del caso. Cercheremo di far partire i lavori di ristrutturazione non appena la procura, svolti gli accertamenti, dissequestrerà l’immobile. Intanto, subito dopo Santo Stefano vedremo di trovare una sistemazione temporanea e adeguata per tutti».